Articolo aggiornato alle ore 23.10 del 14 agosto 2018
Saranno impegnate per tutta la notte le squadre di vigili del fuoco e Protezione civile, ed anche sanitarie, nella zona dove è crollata la campata centrale del ponte Morandi trascinando con sé, questa mattina, auto e Tir che lo stavano percorrendo in quel tratto.
Si cerca di rimuovere i blocchi di cemento e verificare quanti mezzi siano ancora schiacciati la' sotto, ed eventualmente recuperare chi era a bordo.
Non ci sono dati certi in proposito, al momento i numeri ufficiali parlano di 26 morti e 11 feriti, ma si teme che possa trattarsi di un bilancio di vittime per difetto. Le autorità di Protezione civile e vigili del fuoco e della Prefettura di Genova non confermano le voci secondo cui il numero di morti sarebbe pari a 35.
Ci si affida al delicato e complesso lavoro notturno di scavo e rimozione delle macerie alla luce di potenti torri-faro. Nella 'zona rossa' subito predisposta sono impegnate centinaia di persone tra vigili del fuoco, protezione civile e forze dell'ordine.
La ricostruzione del crollo del Ponte Morandi
Un boato tremendo e poi lo schianto al suolo. Attorno a mezzogiorno un'ottantina di metri del Ponte Morandi a Genova sono collassati, portandosi dietro nel crollo una trentina di auto e tre tir. Subito dopo è cominciato il conto delle vittime, che cambia di ora in ora, e che al momento si è attestato a diverse decine, 26 quelle ufficiali, secondo la stima pubblicata su Twitter dalla Regione Liguria, forse 35 per i soccorritori.
Il Ponte Morandi è il viadotto dell'autostrada A10 nevralgico per il traffico di Genova e sulla cui sicurezza si discute da anni, anche se oggi l'ad di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci, ha sottolineato: "Non mi risulta che il ponte fosse pericoloso e che andava chiuso. Autostrade per l'Italia ha fatto e continua a fare investimenti".
Mentre il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, ha annunciato l'apertura di un'inchiesta, per ora senza indagati, che ipotizza i reati di omicidio plurimo e disastro colposo.
Un pezzo del viadotto Polcevera, noto come ponte Morandi, sulla A10 è crollato questa mattina a Genova. Al momento le vittime accertate e ufficializzate sono dunque 20, ma il loro numero sembra destinato ad aumentare. Vigili del fuoco e volontari, uomini e donne della Protezione civile sono al lavoro sul luogo del crollo, ci sono ancora persone sotto le macerie.
Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco si sarebbe verificato un cedimento strutturale di una delle colonne del ponte all'altezza di via Fillak, nella zona di Sampierdarena, crollato per una lunghezza di 200 metri.
Dalle prime immagini arrivate sui social network alcune auto sono cadute al momento in cui la struttura ha ceduto. Sul posto diverse ambulanze e auto delle forze dell'ordine. A Genova sta piovendo a dirotto da questa mattina, un nubifragio che in alcuni momenti ha tolto completamente la visuale a chi guidava. Naturalmente nessuna notizia o ipotesi sulle ragioni che potrebbero aver causato il cedimento, ma non si esclude che la violenza della pioggia possa aver inciso sulla stabilità della struttura, sulla tenuta delle basi di cemento armato. Ma sono tutte illazioni, ci vorranno giorni per arrivare a comprendere bene la dinamica di quanto è accaduto.
Di certo da anni si discute della stabilità del 'Morandi', alcuni esperti hanno sostenuto la necessità di ricostruzione: i numerosi interventi di manutenzione avrebbero fatto perdere il reale controllo sullo stato di salute della struttura.
Mattarella: "Urgente un serio esame delle cause"
Il governo, le istituzioni e i partiti seguono il dramma di Genova, dopo il crollo del ponte Morandi. Dure le parole di Sergio Mattarella che parla di "disgrazia spaventosa e assurda" e ammonisce: "nessuna autorità potrà sottrarsi a un esercizio di piena responsabilità: lo esigono le famiglie delle tante vittime, lo esigono le comunità colpite da un evento che lascerà il segno, lo esige la coscienza della nostra società nazionale". Il Capo dello Stato ritiene che "gli italiani hanno diritto a infrastrutture moderne ed efficienti che accompagnino con sicurezza la vita di tutti i giorni". "Questo è il momento dell'impegno comune, per affrontare l'emergenza, per assistere i feriti, per sostenere chi è colpito dal dolore, cui deve seguire un esame serio e severo sulle cause di quanto è accaduto" richiama ancora il Presidente. Che poi rivolge il suo pensiero "alle vittime, ai feriti, alle sofferenze e alle angosce dei loro familiari" e "un caloroso ringraziamento" ai soccorritori.
Conte: "Una tragedia che ci interroga tutti"
"Questa è una tragedia che ci interroga tutti. Tutte le autorità competenti, tutte le persone che hanno responsabilità, dovranno riflettere sul punto. Io posso anticipare - verrano anche i ministri Di Maio, Toninelli e Salvini - che il governo è assolutamente vicino, è stato colpito da questa tragedia". Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, parlando coi giornalisti al termine del sopralluogo sul luogo del crollo del ponte a Genova.
Il ministro Toninelli: "Tragedia immane"
"Si profila un'immane tragedia". È quanto afferma il ministro per le Infrastruttre e Trasporti, Danilo Toninelli. "Sto seguendo con la massima apprensione ciò - riferisce il ministro in un tweet - che è accaduto a Genova e che si profila come immane tragedia. Siamo in stretto contatto con Autostrade e stiamo andando sul luogo con il viceministro, Edoardo Rixi. La mia totale vicinanza in queste ore alla città".
"Ho visto la gente corrermi incontro, scalza e terrorizzata ". Così Alberto Lercari, autista Atp, presente al momento del crollo sul ponte Morandi, ceduto per 200 metri poco dopo le 11. Lercari proveniva da Arenzano verso Genova ovest, contattato da Agi: "Uscito dalla galleria ho visto rallentamenti e sentito un boato. La gente scappava venendo verso di me. è stato orribile". Lercari ha parlato di intervento tempestivo di polizia e vigili del fuoco.
La storia del viadotto Polcevera
Il viadotto Polcevera dell'autostrada A10, chiamato ponte Morandi poiché intitolato a Riccardo Morandi, ingegnere che l'ha progettato, attraversava il torrente Polcevera, a Genova, tra i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano a ovest dal centro. Inaugurato il 4 settembre 1967, fu costruito dalla Società Italiana per Condotte d'Acqua, si legge su wikipedia.
È lungo 1.182 metri, ha un'altezza al piano stradale di 45 metri e 3 piloni in cemento armato che raggiungevano i 90 metri di altezza. Si tratta di un ponte a trave strallata, dove gli elementi verticali erano cavalletti costituiti da due V sovrapposte; una V aveva il compito di allargare la zona centrale ove appoggiava la trave strallata, mentre una V rovesciata sosteneva i tiranti superiori.
Subito arrivato il cordoglio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Anche l'incoraggiamento alle forze dell'ordine, ai volontari e ai vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso. Uniti nell'abbraccio virtuale alle vittime tutti i massimi esponenti delle forze politiche italiane.
Dalle 11.40 è interrotta la linea ferroviaria da Genova-Bolzaneto a Genova Piazza Principe, via Granarolo, via Sussidiaria e via Bastioni, e anche quella da Sestri Ponente a Genova Bolzaneto. Sui binari tuttavia non ci sono treni che stazionano.