Non sarà come osservare le eclissi di Luna più lunga del secolo, ma l'appuntamento annuale con le "lacrime di San Lorenzo" potrebbe essere altrettanto spettacolare. In realtà lo show delle "stelle cadenti" è già iniziato da qualche settimana. Precisamente dal 17 luglio e durerà fino al 24 agosto.
Una stella al minuto
Ma quest'anno il picco per le meteore appartenenti allo sciame delle Perseidi si registrerà tra le ore 16 del 12 agosto e le ore 4 della mattina del 13 agosto. La media prevista va da 60 a 100 meteore visibili a occhio nudo ogni ora - praticamente una al minuto. Le notti tra il 10 e il 15 agosto sono comunque altrettanto adatte per dare la caccia a questo fenomeno così affascinante.
Gli esperti ritengono che quest'anno, le condizioni per osservarle saranno perfette: il clima è ideale, in cielo non dovrebbero esserci nuvole e, se vi trovate lontano dai centri abitati e da fastidiose illuminazioni artificiali, lo spettacolo dovrebbe essere assicurato, dato che la Luna sarà assente nei cieli notturni tra il 10 e il 15, e sarà comunque nuova sabato 11.
Basta poco per godersi lo spettacolo
Per osservare queste scie luminose ed esprimere un desiderio non serviranno attrezzature costose. Al massimo una coperta e qualche snack, il resto lo faranno i vostri occhi. "Non sapendo esattamente dove e quando le meteore appariranno, il modo migliore per osservarle - spiega Davide Perna, ricercatore dell'Inaf di Roma - è sicuramente a occhio nudo. Binocoli e telescopi non farebbero altro che limitare il nostro campo di vista, e quindi la possibilità di vederne un buon numero. Chi vuole potrebbe cimentarsi con qualche tentativo fotografico: l'ideale sarebbe una reflex con un obiettivo grandangolare, un treppiede (e se possibile un telecomando o un temporizzatore), e una sensibilità intorno agli 800 Iso (o superiori, ma solo con cieli sufficientemente bui), con pose di circa 10-30 secondi, a seconda della luminosità del cielo". Il momento migliore per godersi lo spettacolo è nelle ore più tarde della notte, dalla mezzanotte fino al mattino presto.
Occhi puntati sullo zenit
Perna consiglia di "aspettare almeno le 22, perché il cielo sia più buio specie dopo il tramonto della Luna, e il radiante cominci ad alzarsi sull'orizzonte. Per chi non teme il sonno e l'umidità, le Perseidi saranno osservabili praticamente fino all'alba".
Dove guardare? "Il 'radiante' delle Perseidi, ovvero il punto del cielo dal quale queste meteore sembrano provenire, è situato nella costellazione del Perseo (da cui il nome dello sciame), che sarà basso sull'orizzonte in direzione nord-est nella prima parte della serata, e poi via via sempre più alto", aggiunge Perna. "Ma le meteore più luminose saranno visibili a una certa distanza dal radiante: probabilmente il modo migliore per osservare le Perseidi è guardare in alto verso lo zenit, proprio sopra le nostre teste", aggiunge.
Ma per il resto si tratta solo di fortuna: osservare il punto giusto al momento giusto. "Giusto per orientarsi meglio - spiega in una nota l'Inaf - vi consigliamo di scaricare sul vostro smartphone una delle tante app per l'osservazione amatoriale delle stelle: si tratta di vere e proprie mappe stellari a portata di click, che vi possono aiutare a orientarvi nel cielo senza difficoltà. Noi abbiamo provato Sky map per i sistemi Android e Night sky per iOS, ma ce ne sono a centinaia, quasi tutte gratuite". Perna suggerisce anche che "con pochi euro possiamo accedere a Star Walk 2, probabilmente una fra le migliori app disponibile sul mercato (ne esiste comunque anche una versione gratuita, con funzionalità limitate)".
Non ci sono solo le stelle
Concedetevi però almeno un'ora di osservazione, perché queste piogge meteoriche arrivano all'improvviso e sono intervallate da periodi di calma piatta. Se siete fortunati e vi trovate in un luogo completamente buio (l'assenza della Luna aiuterà), i vostri occhi possono impiegare fino a 20 minuti per adattarsi all'oscurità, quindi prendetevi il vostro tempo. A occhio nudo sono e saranno visibili anche quattro pianeti in formazione d'eccezione: Venere, Giove, Saturno e Marte.
"Tra una stella cadente e l'altra - ricorda Perna - avremo la possibilità di osservarli tutti e quattro facilmente a occhio nudo: Venere, molto luminoso, sarà visibile solo nelle primissime ore dopo il tramonto, guardando verso occidente. Lo seguono Giove e Saturno, visibili rispettivamente in direzione sud-ovest e sud nella prima parte della notte. A chiudere il quartetto Marte, che ha da poco superato la sua 'grande opposizione': il Pianeta rosso risulterà quindi ancora molto brillante, e visibile per quasi tutta la notte. Ovviamente chi ha a disposizione un telescopio, anche di piccole dimensioni, potrà approfittarne per osservare la fase di Venere (circa la metà del disco sarà illuminata), Giove con i suoi satelliti, Saturno e i suoi anelli, e con più difficoltà forse anche qualche dettaglio sulla superficie di Marte".
Anche quest'anno l'Inaf conferma il suo impegno per lo studio delle meteore brillanti e per il recupero eventuali meteoriti. L'Inaf di Torino ha istituito Prisma, una rete di sorveglianza automatica del cielo, con la collaborazione di altri istituti Inaf e realtà sia professionali che amatoriali. Prisma funziona con telecamere all-sky sparse per il territorio nazionale e opera in sinergia con la rete analoga francese Fripon nella prospettiva di costruire un moderno network europeo.