Ucraino, richiedente asilo, 26 anni ancora da compiere, senza fissa dimora e con un lavoro, saltuario, in una ditta di imballaggi: è accusato di aver violentato, domenica, notte una ragazza a Reggio Emilia. È stato incastrato dalla polizia, dopo 36 ore di attività investigativa, da un logo sulla maglietta e da una cicatrice sulla fronte. La giovane è stata prima assalita alle spalle in strada, poi spinta dietro un cespuglio e stuprata.
Un caso di cronaca ma con una 'coda' politica che investe le politiche sugli immigrati. A dare per primo la notizia della cattura è stato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "Complimenti alla Polizia di Stato. Per la sinistra la nostra linea sarebbe 'troppo dura'. Sbagliato, inaspriremo leggi troppo deboli: via dall'Italia i clandestini delinquenti - ha scritto su Fb il leader della Lega - via ogni forma di protezione a chi si macchia di questi reati schifosi!". Rincara la dose il leghista Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, che attacca: "La sinistra al posto di sbraitare sull'accoglienza dia una risposta davanti al dolore di questa ragazza a Reggio Emilia e di fronte allo sgomento per questa bimba di nove anni a Piacenza". Sul fronte investigativo la svolta è arrivata ieri pomeriggio quando e' stato individuato il covo del presunto aggressore in una zona isolata della città.
Sul posto è stata trovata una maglietta rossa che corrispondeva alla descrizione della vittima. Dopo un appostamento di qualche ora, il sospettato è rientrato nel covo ma alla vista degli agenti è scappato. È stato il logo sulla maglietta dello straniero, notato dagli investigatori, a permettere alla polizia prima di identificare il presunto aggressore e poi di bloccarlo presso l'azienda di imballaggi, dove lavorava non in modo costante.
Il 26enne è stato arrestato alle sette di questa mattina mentre stava andando al lavoro. Il quadro indiziario si avvale di diversi elementi. Tra questi l'abbigliamento che corrisponde alla descrizione della vittima come, del resto, anche una cicatrice presente sulla fronte. Infine sono stati riscontrati alcuni graffi sul corpo del giovane compatibili con il tentativo di difesa della vittima dell'aggressione. La ragazza aveva raccontato alla polizia di essere stata assalita alle spalle per poi essere spinta dietro ad un cespuglio violentata. Duri i toni anche del sindaco Pd di Reggio Emilia. "Riteniamo che, qualora sussistessero i presupposti di legge - ha affermato Luca Vecchi - il soggetto in questione dovrebbe essere espulso con effetto immediato dal nostro Paese".