Quella si apre sarà una settimana importante, dal punto di vista giudiziario, per la sindaca di Roma Virginia Raggi. Il processo davanti al tribunale monocratico, che la vede imputata di falso in relazione alla nomina di Renato Marra a capo della Direzione Turismo del Campidoglio, entra nel vivo con la testimonianza di tre poliziotti che avviarono i primi accertamenti su delega della Procura di Roma.
Quella nomina, prima congelata e poi revocata anche alla luce dell'arresto per corruzione (in concorso con l'imprenditore Sergio Scarpellini per un'altra vicenda) di Raffaele Marra, fratello del primo nonché braccio destro (all'epoca) della stessa sindaca, fece molto scalpore. Il pm Francesco Dall'Olio è convinto che la Raggi abbia dichiarato il falso all'allora responsabile dell'Anticorruzione del Campidoglio Mariarosa Turchi dicendo di aver deciso da sola sulla scelta del nuovo incarico da assegnare a Renato Marra, che da vigile urbano venne promosso, tramite un interpello istruito dal Dipartimento diretto dal fratello Raffaele, a dirigente capitolino con relativo incremento di stipendio pari a 20mila euro.
Alla funzionaria dell'Anticorruzione, in particolare, la sindaca spiegò che il ruolo di Raffaele Marra nella nomina del fratello fu "di mera pedissequa esecuzione delle determinazioni da me assunte, senza alcuna partecipazione alle fasi istruttorie, di valutazione e decisionali". Una ricostruzione che il rappresentante della pubblica accusa ritiene smentita dal contenuto di alcune chat telefoniche finite negli atti dell'inchiesta. E mercoledì 18, tra l'altro giorno del 40esimo compleanno della Raggi, sarà proprio la funzionaria Turchi a spiegare al tribunale come andarono effettivamente le cose.
È saltata, invece, l'udienza calendarizzata per il 19 luglio e così il giudice ha fissato al 24 quella successiva che vedrà in aula, sempre nella veste di testimoni, l'ex assessore al Commercio Adriano Meloni (considerato che Renato Marra andò a lavorare in una Direzione di sua competenza), il suo capo staff Leonardo Costanzo e il responsabile del personale del Campidoglio Antonio De Santis. Salvo cambi di programma dell'ultima ora, la sindaca, intenzionata con i suoi difensori (gli avvocati Alessandro Mancori ed Emiliano Fasulo) a dimostrare la propria estraneità a quanto contestato, sarà presente in aula, a cominciare da domani con l'inizio del dibattimento fissato per le 9.
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