"Buffone": Roberto Saviano si rivolge così, in un video su Twitter, al ministro dell'Interno Matteo Salvini che oggi, nel corso di una intervista, ha annunciato che la scorta allo scrittore e giornalista sarà rivalutata. "Ho più paura a vivere così che a morire così. E quindi credi che io possa aver paura di te? Buffone".
In un lungo video ("Le mafie minacciano. Salvini minaccia") postato anche sul suo profilo Facebook, Saviano affida la risposta al ministro dell'Interno. "E secondo te, Salvini - afferma lo scrittore -, io sono felice di vivere così da undici anni? Più di undici anni... Ho la scorta da quando ho 26 anni, ma pensi di minacciarmi, di intimidirmi. In questi anni sono stato sotto una pressione enorme, la pressione del clan dei Casalesi, la pressione dei narcos messicani. Ho più paura a vivere così che a morire così. E quindi, credi che io possa avere paura di te? Buffone. Salvini ha come nemici gli immigrati, ha come nemici le persone del sud Italia, insultate un attimo prima di andare, invece, a chiedergli i voti. Ha come nemici i rom, che dice: 'Beh, quelli di cittadinanza italiana ce li dobbiamo tenere'".
"Sono felice di essere tra i suoi nemici - aggiunge -, sono felice di essere sommato tra gli ultimi che odia e su cui fa propaganda politica. Teatro, senza dare alcuna vera risposta. Salvini oggi è definibile 'ministro della malavita', espressione coniata da Gaetano Salvemini. Salvini è stato eletto in Calabria, durante un suo comizio a Rosarno. Tra le prime fila c'erano uomini della famiglia Pesce, storica famiglia di 'Ndrangheta di Rosarno, affiliati alla famiglia Bellocco, potentissima organizzazione di narcotrafficanti. Non ha detto niente, da codardo non ha detto niente contro la 'Ndrangheta. Ha detto che Rosarno è conosciuta al mondo per la baraccopoli, che quello è il suo problema, un feudo 'ndranghetista da decenni".
"Questo è Matteo Salvini - continua Saviano -, che non si ricorda dei legami tra Lega Nord e 'Ndrangheta, del riciclaggio, dei soldi, tramite mediazione di 'Ndrangheta, della Lega Nord. E quindi Salvini parla di soldi, gli italiani devono sapere come vengono spesi i soldi. Salvini non ci dice dove sono i 50 milioni della maxi-truffa che la Lega ha fatto con i rimborsi elettorali alla Repubblica italiana. Restituisca la Lega di Salvini i soldi che ha preso e poi il ministro parli del danaro che gli italiani devono sapere come viene speso. Leggo sui social l'hastag #SavianoNonSiTocca, ringrazio chi mi sta dando solidarietà. Non ho alcuna intenzione di diventare agnello sacrificale. Voglio difendere la mia vita, provare - per quello che mi è possibile - a essere felice".
"Non ho alcuna voglia di diventare un martire, non ho alcuna voglia di morire per dimostrare... cosa? La vita è troppo importante. Oggi bisogna dialogare non con Salvini, bisogna dialogare con chi lo ha votato, con chi lo sostiene. Bisogna dialogare con chi, come me, in questo momento, si rende conto che la situazione è grave, finale. Vi prego, davvero volete continuare a dare voce, a sostenere, una figura che non fa null'altro che minacciare, propagandare bugie, armare in tutti i modi odio, disprezzo, non è così. Non è questa la nostra Repubblica. Togliamo a Matteo Salvini, togliamo al ministro della malavita la possibilità di continuare ad armare odio, disprezzo, continuare a dire bugie perennemente. Chi non lo fa ora, chi non prende parte ora, sarà colpevole per sempre", conclude il giornalista-scrittore.
"L'Italia - scrive nel tweet Saviano - è il Paese occidentale con più giornalisti sotto scorta perchè ha le organizzazioni criminali più potenti del mondo, ma Matteo Salvini, ministro degli Interni, invece di contrastare le mafie, minaccia di ridurre al silenzio chi le racconta. #MinistrodellaMalavita.