Un assegno da 100 a 150 euro insieme alla pagella: questa l’iniziativa dell’istituto tecnico di Arezzo “Buonarroti-Fossombroni” che ha deciso di premiare con una somma in denaro gli studenti più meritevoli. L’appuntamento è fissato per il 19 maggio quando sul palco saliranno 40 brillanti studenti per ritirare il premio. In realtà, per ottenere il bonus non occorre avere una media altissima: si parte dal 7,5 ma il 9 in condotta è obbligatorio.
L’iniziativa è unica nel suo genere perché, sebbene le borse di studio siano la norma nelle università, non è previsto alcun compenso per gli studenti delle superiori. Quella del “Buonarroti-Fossombroni” non è “una borsa studio – spiega a Repubblica la preside Silvana Valentini – Si tratta di un modo per incentivare i ragazzi, per far scattare la motivazione allo studio e promuovere comportamenti corretti in classe”.
Il compenso è di 100, 120 e 150 euro a seconda della media scolastica. Quest’anno saranno 40 gli studenti che saranno ricompensati ma il numero dei premiati non è predeterminato. “L’anno prossimo potranno essere di più. Anzi ce lo auguriamo”, ha commentato la preside.
Ma da dove arrivano i soldi? L’istituto ha utilizzato fondi propri per avviare il progetto, finanziato con 4-5 mila euro prelevati dal budget della scuola. Solo successivamente si sono uniti anche alcuni sponsor, in particolare aziende della provincia che fanno progetti scuola-lavoro con l’istituto.
Come ottenere la ‘borsa di studio’
Per calcolare la media dei voti necessaria ad accedere al premio sono stati considerati i risultati del primo scrutinio dei 930 studenti della scuola. Questo perché in genere a fine anno i professori sono un po' più di manica larga quando è in ballo una bocciatura. In questo modo, sostengono gli ideatori del progetto, i ragazzi comprendono l’importanza di impegnarsi sin dal primo momento. Al momento “in ogni classe c’è uno studente che merita il premio. È la dimostrazione che siamo riusciti a coinvolgere non un numero ristrettissimo di studenti con voti particolarmente alti. Qui possono farcela tutti”, spiega Valentini che aggiunge come “alcuni studenti che rischiavano la bocciatura sono tornati sopra il 6 anche grazie alla nostra iniziativa”.
Un progetto che fa gola ai nuovi iscritti
Secondo i dirigenti scolastici dell’istituto, l’idea ha fatto da traino per le nuove iscrizioni attirando i 160 alunni che inizieranno il primo superiore l’anno prossimo. Intanto i futuri premiati hanno già le idee chiare su come investire i soldi. E le vacanze non c’entrano. Desirée, ad esempio, a soli 18 anni ha deciso che il suo futuro è altrove: in Spagna. “Metterò i soldi da parte per iscrivermi al corso di filologia dell’università di Salamanca. Voglio diventare una professoressa di spagnolo per gli stranieri. Mi sono già informata sui costi degli studi e sto anche stimando il prezzo del soggiorno”. Anche Giulia, iscritta al secondo anno e con una media tra le più alte della scuola, pensa al futuro: “Non li spenderò subito. Li metterò da parte per continuare a studiare. Vengo da una famiglia modesta e i miei devono fare sacrifici per il mio futuro. In questo modo, e lavorando, li voglio aiutare”.