Una giovane ragazza pakistana, Sana Cheema, di 25 anni, residente a Brescia, sarebbe stata stata uccisa in patria dal padre e dal fratello, che avrebbero deciso e realizzato l'omicidio dopo aver saputo da lei che voleva sposare un ragazzo italiano. La tragica storia è stata rivelata dal Giornale di Brescia nell'edizione di oggi. La giovane viveva da tempo nella città lombarda, dove aveva compiuto gli studi, che le avevano consentito di trovare un lavoro a Milano. I genitori avevano vissuto con lei per anni, ottenendo anche la cittadinanza italiana, poi si erano spostati in Germania.
Un paio di mesi fa Sana era tornata in Pakistan, nel distretto di Gujrat dove è nata, ritrovando in quella occasione la famiglia. Doveva essere un viaggio per riabbracciare la famiglia e trascorrere dei giorni con parenti che non vedeva da tempo, ma dal Pakistan non è più tornata. Padre e fratello l'avrebbero sgozzata e in seguito sono stati arrestati dalla polizia di Gujarat.
La vicenda di Sana riporta alla mente l'omicidio di Hina Saleem, anche lei uccisa nell'agosto del 2006 dai familiari nel bresciano, a Ponte Zanano, e poi seppellita nel giardino davanti a casa. La motivazione era che voleva vivere secondo i costumi occidentali, sovvertendo le tradizioni e i costumi pakistani. Leggi la storia integrale sul Giornale di Brescia