Articolo aggiornato alle 19.45 del 7 marzo 2018
Due giorni di autentico inferno per le strade della capitale per chiunque avesse un'automobile o uno scooter. La pioggia torrenziale delle ultime 48 ore, dopo la neve della settimana scorsa, ha reso arterie principali e vicoli rionali impraticabili per le centinaia di piccole e grandi buche che si sono create. "Le immagini delle buche fanno rabbia. Siamo consapevoli dei disagi che stanno vivendo i cittadini ma vorrei che una cosa fosse chiara: stiamo intervenendo. L'ondata di maltempo di questi giorni, associata all'assenza di manutenzione delle amministrazioni precedenti sta mettendo a dura prova la tenuta delle strade della nostra città. L'acqua è penetrata nel manto stradale e il ghiaccio ha poi spaccato l'asfalto. Per questo motivo abbiamo messo in campo un'operazione straordinaria per ripristinare il prima possibile la normalità sui tratti di strada ammalorati. Un vero e proprio 'piano Marshall' per la manutenzione stradale".
Lo ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici Margherita Gatta intervistata dal TgR Lazio. "La Sindaca ha inviato una lettera ai Municipi - ha aggiunto - chiedendo loro di fare un resoconto. Serve una ricognizione puntuale delle principali criticita' delle strade secondarie, per fare una stima dei danni. Domani in una riunione faremo il punto con i dati che i Municipi ci hanno inviato. Saranno stanziate risorse, siamo pronti ad aiutare i Municipi".
Roma è letteralmente paralizzata dal traffico causato dalle buche
Da via Cristoforo Colombo alla Salaria, dal centro alla periferia, dalle grandi arterie ai vicoli più appartati di viale Trastevere. Le strade di Roma soffrono come mai prima della "sindrome da buche". Strade 'groviera', con voragini anche al centro della carreggiata che diventano piscine con la pioggia, trappole spesso poco visibili per scooteristi e ciclisti, ma anche per pedoni e automobilisti costretti ogni giorno a mettere a dura prova le sospensioni. Nella Capitale l'allarme buche è salito oltre il livello di guardia dopo l'ondata di maltempo, con il micidiale mix di neve, successive gelate, poi la pioggia battente. In molte strade, disseminate lungo tutto il perimetro urbano, il ghiaccio ha dilatato l'asfalto, successivamente la pioggia lo ha sfarinato, riempiendolo di buche.
Le ripercussioni sul traffico iniziano a diventare evidenti: sia ieri che oggi in diverse zone della città è stato necessario l'intervento della Polizia Locale per presidiare alcune buche divenute delle voragini, causando ulteriori ingorghi oltre a quelli dovuti al maltempo. Per il Campidoglio si tratta di "una situazione non usuale" che "ha determinato un naturale ammaloramento delle strade causato da ghiaccio e precipitazioni". Il Comune ha schierato "31 presidi su tutta la rete di grande viabilità, circa 800 chilometri" e finora ha realizzato "complessivamente 1.800 interventi". Ma è evidente che il problema è più strutturale, figlio di anni di manutenzioni approssimative o sbagliate. "A Roma le strade urbane sono spesso conformate senza la giusta sequenza e sovrapposizione di strati legati. Ecco perchè il problema delle buche è così diffuso", spiega all'Agi l'ingegnere Michele Moramarco, responsabile dell'ufficio tecnico del Siteb (Associazione Italiana Bitume e Asfalto Strade).
"La situazione diventa più grave quando a causa di lavori le strade vengono aperte e richiuse frettolosamente con materiali scadenti mal compattati. Sono i vuoti all'interno di questi materiali, mal realizzati, a permettere l'entrata dell'acqua piovana", aggiunge l'esperto. Se sotto il manto non c'è la giusta sequenza di strati legati a bitume, insomma, le buche ricompariranno nel giro di pochissimo tempo.
Per evitarlo "andrebbe fatta una manutenzione costante e pianificata su un lungo periodo", dice Moramarco. "Quando i danni del manto stradale vengono riparati velocemente e cercando di contenere il più possibile i costi, il problema non viene risolto all'origine. Purtroppo in Italia - prosegue - manca una cultura della manutenzione che risolverebbe tutti i problemi e soprattutto farebbe risparmiare sul lungo periodo molti soldi. Invece nelle nostre città i lavori di manutenzione non vengono fatti o vengono fatti senza un criterio tecnico. Si interviene solo in situazioni di emergenza, quando ormai è troppo tardi. L'Italia per quanto riguarda i materiali e lo sviluppo delle tecnologie è all'avanguardia, potrebbe fare scuola agli altri Paesi, ma purtroppo non riusciamo nemmeno a prenderci cura di ciò che abbiamo. Dal 2008 ad oggi - conclude - la produzione di asfalto per i lavori di manutenzione stradale si è dimezzata, da 44 milioni di tonnellate a 22 milioni di oggi".
Il problema, dunque, è annoso, ma basta leggere in questi giorni gli alert di Luce Verde, più simili a bollettini di guerra che a una normale comunicazione sul traffico, per capire come la situazione sia al limite: ieri code su viale Castrense, dove si è aperta una voragine all'inizio della Tangenziale Est in direzione Tiburtina, 'sorvegliatà dai vigili. 'Presidiò alle buche anche in zona Marconi. Chiusa al traffico via di Tor Pignattara in direzione Tuscolana. Chiuso per allagamento lo svincolo dell'Autostrada Aeroporto di Fiumicino in uscita fra l'allacciamento A12 Roma-Civitavecchia e allacciamento G.R.A.. Rallentamenti e code in via Ostiense all'altezza della Basilica di San Paolo fino al Ponte Spizzichino a causa di un'auto finita con le ruote dal lato guida dentro una buca completamente invasa dall'acqua.
Anche qui, a controllare la voragine ci hanno pensato i vigili. Buche colme di acqua anche in via di Vigna Murata con rallentamenti agli ingressi opposti di via Laurentina e via Ardeatina. E ancora, rallentamenti e code "causa buche" in via della Pineta Sacchetti, via Maresciallo Pilsudksy, in via Magnagrecia fra Piazza Tuscolo e via Appia Nuova, fra via Gregorio Settimo e viale degli Ammiragli. E l'elenco potrebbe continuare all'infinito. E oggi, mercoledì 7 marzo, la situazione è risolta in minima parte.
Risultato: oltre 60 strade chiuse, per un tratto o interamente, causa "dissesto del manto stradale" (quando va bene, in alcuni casi la causa è indicata senza mezzi termini: "voragine"). Decine di rallentamenti. Almeno 20 restringimenti di carreggiata. Una cinquantina di zone ingolfate dal traffico. L'immagine plastica dell'allarme buche a Roma la dà la mappa online di Luceverde, il sito aggiornato in tempo reale sulla mobilità capitolina gestito dalla Polizia municipale e dall'Aci. In alcune zone le vie della città sono illeggibili, coperte di simboli allarmanti: chiusura strade, code, lavori in corso, incidente, restringimento carreggiata. Da nord a sud, dal centro in periferia, un automobilista che volesse pianificare un percorso usando questa mappa puo' rassegnarsi: sarà pressoche' impossibile trovare una zona "libera" da problemi.
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Si è mosso anche il Codacons: "Chiediamo al Prefetto l'intervento urgente dell'Esercito, allo scopo di presidiare le strade più critiche e utilizzare i militari per chiudere le voragini più grandi e le buche più insidiose, a tutela della pubblica incolumità", è l'appello dell'associazione dei consumatori, che ha deciso di offrire assistenza agli utenti che subiranno danni fisici e materiali a causa delle buche stradali (cadute, rottura pneumatici, danni alle sospensioni, ecc.), attraverso la copertura "Scudo legale".
Il Campidoglio, dal canto suo, tenta di correre ai ripari: dalla nevicata della scorsa settimana è partita un'attività di monitoraggio, che prosegue anche oggi, "per garantire l'eliminazione di eventuali rischi su 800 chilometri di strade di competenza del dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana". La manutenzione di altri 8.000 chilometri di viabilità secondaria invece è a carico dei singoli Municipi. Ma il piano è più strutturale: con l'operazione 'strade nuove', avviata qualche mese fa, il Campidoglio ha predisposto un programma di rifacimento di varie arterie di grande scorrimento: finora sono stati eseguiti lavori, tra le varie zone, su tratti di via Cipro, piazzale degli Eroi, via Trionfale, via Salaria, via Laurentina, via Cristoforo Colombo, viale America, via Aurelia Antica, via di Boccea, via Cassia, via Casilina, piazza Adriana, via del Mascherino.
Sono tuttora in corso altre procedure di gara per il rifacimento di ulteriori tratti di piazza Venezia e di via IV Novembre. In totale il programma prevede una spesa per circa 90 milioni di euro, finora sono stati realizzati 40 interventi su circa 90 previsti. Ma non basta: la percezione dei romani rimane quella di muoversi in slalom tra buche e voragini di ogni tipo, ed è corsa anche sui social per pubblicare le immagini di vie disastrate all'insegna dello slogan "Roma come Beirut". Ieri è stata aperta la pagina social 'Sos buche', dove vengono proposte foto di pezzi di asfalto che hanno ceduto in diverse parti della città.