C’è la Giordania, raggiungibile da Milano. C’è anche Faro, il capoluogo dell’Algarve, la regione del Portogallo del sud, sempre via Orio al Serio. E poi ci sono Marrakech, Baden Baden e anche Memmingen, 40 mila abitanti un centinaio di chilometri a ovest di Monaco di Baviera. Ryanair ha annunciato 37 nuove rotte che collegheranno l’Italia al resto del mondo nel prossimo inverno.
Gli aeroporti interessati sono sparsi per tutta la penisola, da Treviso a Palermo: in totale fanno dodici.
Crescono i passeggeri (previsti)
La compagnia low-cost ha fatto i conti e spera di far viaggiare 39 milioni di passeggeri negli scali italiani. Un numero che rappresenta un incremento del 5% rispetto allo scorso anno. Il programma dei voli degli aerei irlandesi nel nostro paese prevede anche il rinforzamento di 18 tratte esistenti. Per Ryanair “è la più grande programmazione di sempre dall’Italia”. Ma sul sito non si fa cenno alle tratte che, dal prossimo inverno, non esisteranno più.
Addio alla Capitale europea della Cultura
“Non abbiamo un elenco delle rotte eliminate, per verificarle il metodo più rapido è guardare il sito”, spiegano dall’ufficio stampa italiano della compagnia. In che modo? L’unico è provare tratta per tratta quelle che sul sito sono prenotabili impostando come data di partenza un giorno da novembre in poi. Armatevi di pazienza e selezionate l’aeroporto da cui volete volare. Scegliete una destinazione e provate a prenotare per fine anno. Le sorprese sono dietro l’angolo: scordatevi di volare da Bergamo a Plovdiv, in Bulgaria, ad esempio. La seconda città più importante del paese l’anno prossimo sarà Capitale europea della Cultura insieme a Matera, ma Ryanair non ci volerà più.
Questa città bulgara di quasi 350 mila abitanti è “la più antica città vivente”: distribuita su sette coli come Roma, ha una storia lunga migliaia di anni e visitarla oggi significa attraversarli tutti d’un fiato. Storica capitale della Tracia, che qui vi si insediarono intorno al 5000 avanti Cristo, Plovdiv conserva l’eredità di quest’epoca con le rovine di Eumolpias, arroccate sul monte Nebet Tepe. Dopo i Traci fu la volta dei macedoni guidati da Filippo II - il padre di Alessandro Magno - a cui ancora oggi si deve il nome, e poi anche di bizantini e turchi. Ma Plovdiv offre soprattutto la memoria dell’epoca romana del primo secolo dopo Cristo: lo stadio, l’anfiteatro, il foro. Per non parlare del cosiddetto Rinascimento bulgaro di metà ottocento che le ha regalato le incantevoli abitazioni dei ricchi mercanti oggi visitabili.
Ma non c’è solo la Bulgaria. I passeggeri che vogliono partire da Roma, ad esempio, dovranno dire addio al collegamento con Tel Aviv in Israele. Stessa cosa per chi vuole volare da Milano. E ancora, niente vacanze invernali a Marsiglia per chi parte da Fiumicino, e nemmeno Ibiza per i torinesi. Se avete in mente un Capodanno insolito, insomma, preparatevi per tempo.