Il maiale fotografato ieri a Roma ha scandalizzato molti, specie sui social, ma a quanto pare non gli abitanti del quartiere Romanina della Capitale. Secondo quanto scrive oggi il Corriere della sera pare che quel maiale, fotografato a fare colazione tra i cassonetti di un bar del quartiere, sia solito scappare dal recinto e andare a zonzo cercando cibo: "lo conoscono tutti". La Romanina infatti “è territorio extra Grande raccordo anulare e ci sono ancora strisce di campagna, piccoli orti e fattorie”.
L’Ama si è difesa accusando i cittadini di non rispettare gli orari rigidi della raccolta porta a pporta dei rifiuti, preferendo liberarsi dei sacchetti buttandoli in strada vicino ai pochi cassonetti. “La solita inciviltà” insomma, scrive il quotidiano di via Solferino.
La foto però è diventata virale e oggi è su tutti i quotidiani. Ieri un avventore immortala la scena, arriva al referente locale di Fratelli d'Italia, che la gira al coordinatore del VII municipio, che a sua volta la gira al consigliere comunale Andrea De Priamo che infine la gira a Giorgia Meloni che la pubblica sul suo profilo Facebook.
L'accordo trovato tra Roma e L'Aquila per i rifiuti
Intanto Roma ha trovato l’accordo con l’Abruzzo. Ieri pomeriggio infatti è arrivato l'ok della giunta guidata dal governatore Luciano D'Alfonso che parla di "atto di solidarietà istituzionale" ma precisa le condizioni previste dall'accordo tra le due Regioni: 39 mila tonnellate (che si aggiungono alle 40 mila annue derivanti dalla precedente intesa del 2014) che saranno trattate per un periodo limitato di 90 giorni nelle tre strutture di Chieti, Sulmona e Aielli (L'Aquila).
Non solo: la delibera "assumerà efficacia - scrive D'Alfonso sulla sua pagina Facebook - solo dal momento in cui si conoscerà l'esatto numero dei passaggi sul territorio abruzzese dei mezzi deputati al trasporto in discarica e al successivo trasferimento dei rifiuti trattati. Inoltre - continua il governatore della Regione Abruzzo - abbiamo stabilito di affidare all'Arta (Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente, ndr) il monitoraggio della qualità dell'aria nelle aree interessate da queste operazioni. Infine, abbiamo deciso di convocare in Regione una riunione a stretto giro con i sindaci dei Comuni interessati e con i gestori degli impianti di smaltimento coinvolti".