(Aggiornato alle 14,15 del 9 gennaio 2018)
Contrordine: Spelacchio non si tocca, se avete cominciato a smontarlo fate dietrofront. L'albero di Natale più brutto e forse chiacchierato della storia resti al suo posto. Stamattina un carro gru del Comune con tre tecnici del servizio giardini avevano cominciato le operazioni di smontaggio degli addobbi natalizi a cui sarebbe dovuta seguire la rimozione completa dell'abete. Il tutto mentre in Campidoglio era stata convocata una riunione tecnica per decidere la sorte dello sfortunato albero di Natale divenuto suo malgrado famoso in tutto il mondo. Poi è arrivato lo stop. Via festoni e palle di Natale, ma l'albero resta dov'è, almeno fino a venerdì, quando verrà presa una decisione definitiva.
Ma comunque è deciso, Spelacchio lascerà Piazza Venezia, dove è arrivato a metà dicembre diventando oggetto di polemica politica e di discussione sui social network. Spelacchio resterà solo un simpatico ricordo. Almeno in questa piazza. Il Campidoglio ha espresso la volontà di regalargli una seconda vita, per l'importanza conquistata durante il periodo natalizio.
Diverse le ipotesi in campo: collocarlo in un'altra parte di Roma, preservandone la funzione di 'albero dei desideri'; darlo ad un artista per realizzarne una o piu' installazioni in strade e piazze; tagliarlo in pezzettini e proporlo in vendita come ricordo. Oppure tagliarlo e basta, destinando la legna agli usi comuni.
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