Ci sono quelli che leggono l’oroscopo tutte le mattine appena svegli per avere un’idea della giornata che li attenderà e quelli che aspettano la versione settimanale di Rob Brezsny su Internazionale. Tra questi ultimi ci sono moltissime persone razionali, molto colte - ma anche alcuni scettici. E poi ci sono quelli che provano a indovinare il tuo segno zodiacale basandosi sul carattere. (E troppo spesso sbagliano).
La verità è che gli italiani vanno pazzi per l’oroscopo e per le stelle. E poco importa se si tratta di credenze popolari o se le previsioni non sono quasi mai azzeccate.
Un italiano su due crede nell’astrologia
Ma quanti sono in Italia i patiti della scienza degli astri? “Stando a un sondaggio di una decina di anni fa, un po’ più della metà degli italiani dà credito all’astrologia. Crede, cioè, che esista qualche influenza degli astri sulla nostra vita. Ma almeno due terzi dei nostri connazionali leggono con regolarità l’oroscopo”, ha dichiarato a Linkiesta Stefano Bagnasco, fisico dell’Istituto nazionale di fisica nucleare a Torino. Ma dopo millenni di osservazione degli astri e di fallimenti è giusto affidarsi ancora all’oroscopo? Secondo la testata Quartz, tutto questo scetticismo sull’astrologia non è affatto intelligente. E analizzare il profilo del proprio segno zodiacale non è del tutto sbagliato. Non si tratta di una riabilitazione su base scientifica della materia, ma di individuare alcuni aspetti positivi (e utili) di una tendenza così diffusa.
Da Babilonia a noi
I babilonesi - ricorda Focus - furono i primi a credere che tra il moto del cielo eterno e gli avvenimenti terreni temporali vi fosse una corrispondenza.
La prima testimonianza di questa convinzione è il libro “Enuma Anu Enlil”, dove si trovano gli iniziali tentativi di interpretazione degli eventi celesti suddivisi in quattro grandi categorie, ognuna legata a una divinità. Nei tempi antichi l'universo era un mistero assoluto e ogni sua manifestazione - come le comete o le eclissi - era temuta, perché interpretata quale testimonianza di una volontà superiore, segno di accadimenti positivi o negativi. Nel giro di qualche secolo l'astrologia si diffuse nel Mediterraneo e nel terzo secolo a.C. i greci cominciarono a predire non solo il corso degli eventi, ma anche il destino di ogni individuo in base alle posizioni dei pianeti (oroscopo). Nonostante sia passato molto tempo da allora, ancora oggi sono in tanti a credere che la conformazione del cielo (posizione di stelle e pianeti) al momento della nascita possa influenzare la vita del singolo individuo.
Il lato intelligente
“Ci sono due tipi di persone particolarmente appassionate all’astrologia: quelli che la amano e quelli che la detestano”. La tesi dietro l’astrologia è sbagliata: “Il mese in cui siamo nati non determina la personalità, così come i movimenti dei pianeti non influenzano il destino delle persone”, tuttavia “criticare l’astrologia sulla base di prove scientifiche significa non centrare il punto”. La pratica è vecchia quanto l’uomo e “per comprenderla è necessario approcciarvisi senza pregiudizi”, spiega Laura Andrikopoulos, professoressa di Astronomia e astrologia dell’Università Trinity Saint David del Galles. Studiare il proprio segno, l’ascendente, spinge chi lo fa a riflettere sul proprio carattere, sulle emozioni e sulle tendenze per verificare se si posseggono quelle caratteristiche tipiche del segno. In ogni caso, riflettere su stessi, conoscersi meglio, prendere consapevolezza di chi si è rappresentano un valore.
Non solo. Pensare che le nostre azioni dipendano da qualcos'altro potrebbe salvarci dall’autoflagellazione, ma è vero anche il contrario. Cioè il rischio di trincerarsi dietro una giustificazione. “Come in tutti i campi, a iniziare dalla medicina alternativa, l’applicazione troppo fedele delle linee guida può essere pericolosa. C’è una via intelligente per rapportarsi con l’astrologia”. Quella che conduce a una riflessione e non a un’applicazione-osservazione.