Un garante in ogni Ateneo per combattere i concorsi truccati e i clientelismi. Questa la proposta della ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, per combattere il ripetersi di casi come quelli finiti sotto la lente della magistratura fiorentina. "Costituirsi parte civile contro i professori corrotti e individuare dentro ogni ateneo un responsabile della trasparenza e della prevenzione della corruzione", suggerisce Fedeli in un'intervista al Messaggero, "è necessario che la verifica delle accuse si svolga in tempi rapidi. Può essere che un parte del sistema sia malato, non il sistema nel suo insieme". La ministra ha ricordato che già da febbraio sta lavorando insieme al presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, sui criteri di trasparenza e figure anti-corruzione: "Il lavoro con Cantone ha portato a introdurre per la prima volta nel Piano anti-corruzione 2017, il capitolo delle istituzioni universitarie".
Quali saranno i requisiti del garante delle Università
"La consultazione pubblica è finita il 15 settembre, poi concluderemo il lavoro e lo presenteremo al massimo entro la fine di ottobre". Le misure, ha spiegato Fedeli "saranno non vincolanti. Però anche per Università e docenti valgono leggi e regole anti-corruzione fissate per tutta la Pubblica Amministrazione". Il responsabile anti-corruzione negli atenei "dovrà essere un dirigente, anche lo stesso direttore generale, scelto tra personalità di elevata qualificazione professionale e priva di incompatibilità come la presenza in commissioni o altri conflitti di interesse. E dovrà dare garanzie di indipendenza dalla sfera politica e dalle istituzioni".