Sono 9 le Organizzazioni non governative impegnate nelle attività di ricerca e soccorso dei migranti nelle acque del Mediterraneo centrale. L'ultima 'fotografia' ufficiale della loro presenza l'ha scattata la Commissione Difesa del Senato al termine della sua indagine conoscitiva su un fenomeno che nasce alla fine del 2014, dopo lo stop a "Mare nostrum", cresce all'indomani del naufragio dell'aprile successivo e lievita negli ultimi due anni al punto che, attualmente, un migrante su tre viene salvato proprio dalle navi delle Ong. Si tratta di unità - sottolinea la relazione conclusiva della Commissione - dalle caratteristiche tecniche molto diversificate: alcune perfettamente attrezzate e idonee per operazioni sar, dotate anche di droni e dall'elevato costo di esercizio (anche più di 10.000 euro al giorno), altre decisamente più piccole. Ce ne sono in grado di traghettare i migranti soccorsi fino alle coste italiane, ma molte si limitano ad assisterli in attesa dell'arrivo di un mezzo militare o di un'altra imbarcazione più grande.
Queste le Organizzazioni e le unità attualmente in campo
JUGEND RETTET
Ong tedesca fondata nel giugno 2015, opera con la nave "Juventa", battente bandiera olandese, di 33 metri per 184 tonnellate, che effettua missioni di due settimane con un equipaggio di 12-15 persone. Fornisce anche assistenza sanitaria in collaborazione con la onlus italiana Rainbow for Africa. Utilizza come base logistica Malta.
LIFE BOAT
Fondata ad Amburgo, è attiva dal luglio 2016, con la motonave "Minden", la più piccola tra le imbarcazioni delle Ong, con i suoi 23 metri. L'unità batte bandiera tedesca
MEDICI SENZA FRONTIERE
Ong internazionale con sezione italiana, opera con due navi: in proprio con la "Vos Prudence", battente bandiera italiana; in collaborazione con Sos Mediterranee, svolgendo attività sanitaria a bordo della "Aquarius".
MOAS (Migrant Offshore Aid Station)
Ha sede a Malta ed è stata fondata dall'imprenditore italoamericano Cristopher Catrambone e dalla moglie italiana Regina. Due le navi usate: la "Topaz Responder" (Isole Marshall), attualmente non operante, e la "Phoenix" (Belize), presa a noleggio. Disponeva anche di due droni, poi sostituiti con un aereo.
PROACTIVA OPEN ARMS
Ong spagnola di Barcellona, ha iniziato a operare nel 2015, dapprima nell'Egeo e poi nel Mediterraneo centrale. Condivide con la Ong olandese Boat Refugee il battello "Golfo Azzurro", battente bandiera olandese mentre la "Astral", battente bandiera del Regno Unito, non risulta al momento attiva.
SAVE THE CHILDREN
Ong internazionale con una sezione italiana, opera nel Mediterraneo con la nave "Vos Hestia", battente bandiera italiana, con la quale porta i migranti soccorsi direttamente sulle nostre coste.
SEA EYE
Ong tedesca con sede a Ratisbona, opera da aprile 2016 con l'omonimo peschereccio di 26,5 metri, battente bandiera olandese, che effettua missioni della durata di due settimane. Da maggio dispone anche di una seconda imbarcazione.
SEA WATCH
Ong tedesca con sede a Berlino, fondata alla fine del 2014, opera con la nave "Sea Watch 2", battente bandiera olandese, con un equipaggio di 16-17 persone e un aereo da ricognizione.
SOS MEDITERRANEE
Ong francese fondata nel 2015, ha costituito sotto-organizzazioni affiliate in Francia, Germania e Italia. La nave "Aquarius", battente bandiera di Gibilterra, misura 77 metri ed è dotata di una clinica interna per il primo soccorso gestita da Msf. Porta i migranti direttamente sulle coste italiane.