Cosa è il testamento biologico e come funziona? Abbiamo chiesto ai notai italiani una mini guida per spiegare cosa si intende per Disposizioni Anticipate di Trattamento (Dat) e cosa prevede l'attuale testo in discussione al Senato.
Ecco la risposta a tre domande
1 - Gli effetti delle DAT cambiano in base alla forma utilizzata?
Nel caso dell’atto pubblico e della scrittura privata autenticata il notaio verifica che la dichiarazione abbia tutti i requisiti di legge. La dichiarazione in forma privata dell’interessato viene semplicemente ricevuta in consegna senza controllo.
2 - C’è un termine di efficacia delle DAT nel tempo?
La norma non prevede un termine massimo di durata degli effetti delle DAT. Il dichiarante è libero di stabilire che le sue DAT abbiano effetto per un certo tempo, riservandosi di decidere se rinnovarle, se esprimere DAT diverse da quelle iniziali, o se non esprimere alcuna DAT.
3 - È consigliabile l’utilizzo di modelli standard?
Le DAT devono basarsi sul consenso informato di ciascuno rispetto a scelte individuali relative a vicende personali. Esistono moduli facilmente reperibili sul web, ma per essere sicura che le DAT siano valide e che vengano rispettate è meglio redigere un atto “su misura” per sé.
Secondo il sindacato dei notai quello che servirebbe è un unico registro nazionale delle Dat, che ne permetta la conservazione e la conoscenza in tempo reale in qualunque punto del territorio nazionale e che possa anche essere collegato agli omologhi registri di altri Paesi e integrato con essi.
I notai bocciano la norma che prevede l'istituzione di registri regionali disciplinati autonomamente da ciascuna Regione come incostituzionale perché la competenza a legiferare sui principi fondamentali relativi alla tutela della salute è una competenza esclusiva dello Stato.
L’assunto di Federnotai nasce da una considerazione pratica: un cittadino di Roma che, dopo avere espresso una Dat conservata solo in un registro regionale del Lazio, subisse un incidente che lo privasse della capacità di esprimersi durante una vacanza in un'altra regione, verrebbe assistito e curato senza potere tenere conto della sua volontà, perché questa non sarebbe conosciuta.