Ogni giorno sul web settemila casi di incitamento all'odio

di Luisa Berti
 Foto: AGF

Chi si occupa di ‘hate speech’ in Italia

  • i principali social network (Facebook, Twitter, GooglePlus e YouTube);
  • i social media (articoli di giornale, blog e relativi commenti e siti di fake news).


"Il nostro sistema rileva sul web circa 7000 contenuti potenzialmente discriminatori ogni giorno, che si traducono in 30 casi di reale discriminazione", spiega Francesca Cerquozzi, referente dell'Osservatorio per il contact center di Unar, durante l'evento 'Tra le parole e i fatti: dove i pregiudizi condizionano la comunicazione'.

Come vengono individuati i contenuti che istigano all’odio

In un mese e mezzo oltre 11mila contenuti potenzialmente discriminatori

Guarda anche:
Osservatorio Unar

La discriminazione in Italia

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