'Decapitata' nella notte la sagoma di un atleta di colore raffigurato insieme a un altro corridore bianco nei cartelloni pubblicitari della maratona internazionale di Oderzo, in provincia di Treviso. Secondo la notizia riportata dal Corriere del Veneto, qualcuno avrebbe danneggiato più cartelloni, "quanto basta per chiarire che non si tratta di un gesto isolato compiuto da uno sconsiderato", scrive il quotidiano. "Di certo, si è trattato di una brutta pagina per l'integrazione e di un brutto biglietto da visita per gli atleti che hanno partecipato alla competizione e per tutti quelli che si sono imbattuti nello scempio".
L'auspicio che si tratti di "mancanza di cultura"
Sembrrebbe un gesto dettato da odio razziale ma Piero Martin, da anni in prima linea nell’organizzazione della maratona, non ha dubbi, si tratta di "mancanza di cultura". Spiega Marin al Corriere Veneto: "Per noi essere internazionali è un motivo d’orgoglio, proprio per questo anche al momento di pensare alla pubblicità abbiamo deciso per i due atleti uno di colore e uno bianco. Ci auguriamo non si tratti di razzismo ma solo di mancanza di cultura, del gesto di qualche vandalo annoiato. Già in passato era capitato un episodio simile. E' una brutta fotografia per il nostro comune, al termine di una giornata che è stata un successo".
Il sindaco: "Solo un atto vandalico"
Minimizza il sindaco di Oderzo, Maria Scardellato. "Ma no, non si tratta di intolleranza, è un atto vandalico magari compiuto da qualche ragazzino. Si sono accaniti su quello di colore solo perché il bianco aveva la testa integrata nel manifesto mentre l’altra era già ritagliata (e appesa solo per il collo ndr). Nel comune c’è una certa insofferenza per come è stata gestita l’accoglienza ma non ci vedo alcun nesso con i vandalismi ai cartelloni della maratona".