Una pasquinata in versione Terzo Millennio. Così, sul suo blog, il vaticanista Marco Tosatti commenta la notizia della copmparsa sui muri di Roma di decine di manifesti del papa, accigliato, con la scritta: "A France’, hai commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti, decapitato l’Ordine di Malta e i Francescani dell’Immacolata, ignorato cardinali… ma ‘ndo sta la tua misericordia?”. Nessuna firma, ma due sembrano essere le ipotesi più probabili: una porta agli ambienti conservatori del Vaticano irritati dalle innovazioni introdotte da Bergoglio in seno alla Chiesa (apertura ai divorziati, profilattici, aborto, ecc.). Altri, invece, ritengono che la critica sia indirizzata agli interventi del Pontefice sulle gerarchie ecclesiastiche e sugli istituti religiosi.
Vista/Alexander Jakhnagiev - Agi
"A Roma ogni tanto appaiono manifesti senza permesso sui muri; cioè manifesti che non seguono la regolare trafila presso il Comune - scrive Tosatti -. Una versione moderna e aggiornata dei biglietti che i romani scontenti appendevano a Pasquino, la statua mutilata presso piazza Navona, per protestare contro ingiustizie ed esprimere il proprio disagio". Il vaticanista ricorda poi che "l’ultimo caso di affissione di manifesti – irregolari – e irridenti riguardava il Ministro della Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli, qualche mese fa. Ma che i muri di Roma si coprissero di decine di manifesti contro il Pontefice - aggiunge - è certamente una grossa novità".
Le ultime decisioni di Bergoglio sullo Ior e sull'Ordine di Malta
Tra le ultime decisioni di Papa Francesco spiccano quella sullo Ior e, soprattutto, quella sul nuovo delagato pontificio per l'Ordine di Malta che, di fatto, viene 'commissariato'. Francesco ha chiesto che, a partire da quest'anno, le riunioni del Consiglio di sovrintendenza dello Ior, si svolgano separatamente da quelle della Commissione cardinalizia di vigilanza, per rafforzare - come ha spiegato il portavoce della Santa Sede, Greg Burke, ai giornalisti - il ruolo della Commissione Cardinalizia come organo distinto e separato dal Consiglio di Sovrintendenza, come dispone lo statuto dell'Istituto". Papa Bergoglio ha poi scelto monsignor Angelo Becciu, l'arcivescovo sardo che ricopre il prestigioso incarico di sostituto della Segretria di Stato, come delagato pontificio per l'Ordine di Malta.
"Sara' - scrive il Papa nella lettera di omina - il mio esclusivo portavoce in tutto ciò che attiene alle relazioni tra questa Sede Apostolica e l'Ordine". In particolare, scrive Bergfoglio, "curerà tutto ciò che attiene al rinnovamento spirituale e morale dell'Ordine, specialmente dei Membri professi, affinché sia pienamente realizzato il fine 'di promuovere la gloria di Dio mediante la santificazione dei Membri, il servizio alla Fede e al Santo Padre e l'aiuto al prossimo', come recita la Carta Costituzionale". La lettera fissa "il termine del mandato" alla conclusione del Capitolo straordinario che eleggerà il Gran Maestro. E non cita nemmeno di striscio il cardinale patrono Leo Raymond Burke, che ha giocato un ruolo evidente nel fomentare lo scontro che stava mettendo in crisi quest'istituzione secolare.