Terremoto, ricetta di Renzo Piano "abitanti vicino ai cantieri"

Il 79enne architetto ligure del Beabourg e dello Shard invita comunque a non parlare più di fatalità: "Di fatale c’è solo che i terremoti ci sono sempre stati e sempre ci saranno". "La storia insegna: ci siamo sempre difesi, con porti, dighe, argini, case e con la medicina. Tocca a noi, al senso di responsabilità, investire la giusta energia nella messa in sicurezza delle nostre case" e del patrimonio culturale e paesaggistico di "un Paese bellissimo ma fragile". "La nostra bellezza è un valore profondo al quale troppi di noi si sono assuefatti e non la colgono più". ha osservato Piano, "in Italia la bellezza è così straordinariamente diffusa che è diventata assuefazione, la gente la vive con distrazione, senza accorgersene". "Ma il mondo ci guarda come eredi scriteriati e ha ragione perché la fenomenale bellezza dell’Italia storica non appartiene solo a noi, è un patrimonio dell’umanità. Siamo eredi indegni perché non lo proteggiamo a dovere. Serve una svolta culturale, abbiamo il dovere di rendere meno fragile la bellezza dell’Italia ingentilita e antropizzata dai nostri antenati. Un bene comune la cui responsabilità è collettiva". (AGI)
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