Roma - Tanta paura e qualche danno anche a Roma per la nuova scossa, di magnitudo 6.5, che stamane ha colpito l'Italia centrale. Il terremoto è stato avvertito distintamente in tutti i quartieri, soprattutto ai piani più alti, e sono numerosi i cittadini scesi in strada (qualcuno ancora in pigiama, vista l'ora) per mettersi al riparo da eventuali crolli. Molti hanno cercato rifugio in auto, quasi tutti hanno affollato i bar aperti creando lunghe code alle casse.
Nessuno ha dovuto ricorrere alle cure del 118, ma il centralino dei vigili del fuoco è stato letteralmente intasato di chiamate: calcinacci caduti, lesioni ad intonaci, tratti di cornicione ritenuti pericolanti.
In un primo tempo, a preoccupare era stata soprattutto la segnalazione di un ascensore precipitato in uno stabile di via Bartolomeo Cristofori, al Portuense, ma per fortuna si trattava di un semplice disallineamento della cabina vuota, dovuto proprio all'entrata in funzione dei meccanismi di sicurezza.
In via Oderisi da Gubbio, una lunga crepa divide due palazzi, che sarebbero comunque agibili.
Pompieri al lavoro anche nella Basilica di San Paolo, interessata da alcune crepe: dopo le verifiche, durate alcune ore, i fedeli vi hanno potuto fare rientro. Regolarmente aperte anche San Pietro, San Giovanni Laterano e Santa Maria Maggiore oltre all'area archeologica e al Colosseo. Qualche timore (poi rientrato) anche per la basilica di San Lorenzo, mentre sono state sospese le visite guidate sia al Quirinale sia in Campidoglio: stop meramente precauzionale nel primo caso, mentre nel caso del Campidoglio a imporre cautela sarebbe stata una piccola crepa nell'intonaco del Palazzo Senatorio.
Ed è stata la stessa sindaca Virginia Raggi - che dal suo ufficio monitora la situazione in costante contatto con la protezione civile - a scendere in piazza per informare personalmente i cittadini e i turisti che aspettavano di entrare. Problemi non da poco anche per la mobilità, con chiusure al traffico per la circonvallazione Clodia e per la sopraelevata di San Lorenzo, parte della Tangenziale Est. Chiusure parziali per la via Flaminia e nelle zone di Torpignattara e Marconi. Verifiche immediate e cancelli chiusi per ore anche per le stazioni metro delle linee A e B: su entrambe le direttrici il servizio è tornato regolare solo nel pomeiggio.
Rallentamenti (poi risolti) pure per la linea C e per la Roma-Viterbo. Che Roma sia poco esposta ai terremoti e' una convinzione molto diffusa, ma in effetti il Piano generale di protezione civile varato nel marzo 2008 cataloga la pericolosita' sismica della citta' come "moderata", ma "non trascurabile". Tanto che l'area su cui insiste viene classificata a livello di rischio sismico "3" in una scala da "1" a "4". (AGI)