Roma - Le spese per far fronte all'emergenza terremoto saranno considerate fuori dal deficit. Lo ha confermato la Commissione Ue all'indomani delle nuove forti scosse che hanno colpito il Centro Italia. "Secondo le regole Ue - dice all'Agi la portavoce, Annika Breidthardt, i costi per l'emergenza a breve termine in risposta a catastrofi naturali importanti possono essere considerati eccezionali e quindi esclusi dal calcolo degli sforzi strutturali di uno Stato durante la valutazione del rispetto delle regole del Patto di stabilità e crescita".
Dai soccorsi in campo agli impegni dell'Ue, Tg Web Agi
In 2 mesi 18mila scosse, ma "Centro Italia non è area maledetta"
"Ad esempio - prosegue - nel caso dell'Italia i costi per l'emergenza dei terremoti in Abruzzo ed Emilia così come di altri disastri naturali sono stati tenuti in considerazione in passato". "Non faremo commenti ora - conclude la portavoce - sul terremoto della notte scorsa. Ogni costo coerente con i criteri applicabili sarà valutato se e quando riceveremo i dettagli completi dalle autorità italiane".
Intanto sembra non avere fine l'incubo tra le Marche e l'Umbria dove, a due mesi dal terremoto del 24 agosto nel Centro Italia, la terra è tornata a tremare mercoledì sera con due forti scosse di magnitudo 5.4 e 5.9 localizzate a Castangelo sul Nera e Ussita, e uno sciame sismico di oltre 200 episodi, dalle 19.10. La scossa più forte alle 5,19 di magnitudo 4.1. Alle 10:21 L'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanica ha registrato un altro evento di magnitudo 4.4 seguito da altre 11 scosse. Molti i crolli che secondo una stima provvisoria avrebbe causato un 63enne morto d'infarto a Tolentino e un bambino gravemente ferito nella sua casa a Camerino. "Un bilancio che se così fosse sarebbe miracoloso", ha commentata il ministro dell'Interno, Angelino Alfano a Radio Raiuno.
30 MILIONI DI IMMOBILI A RISCHIO
IL MINISTRO ALFANO: "NESSUNO RESTERA' SENZA TETTO"
Tra i quattro e i cinquemila sfollati, questo il bilancio della prima notte dopo il terremoto del 26 ottobre, emerso dalla riunione tecnica che si è tenuta il giorno dopo a Camerino con il premier Matteo Renzi.
"Ora dobbiamo cercare di gestire l'emergenza, dopo il 24 agosto "abbiamo avuto un secondo pesante terremoto", ha spiegato all'AGI il capo della Protezione civile delle Marche, Cesare Spuri. Moltissime sono le persone che "questa notte hanno dormito in macchina - aggiunge - o in ricoveri di fortuna. Oggi vedremo il da farsi". Intanto, tra gli auspici del numero uno capo della protezione civile delle Marche "speriamo in qualche giornata di sole e che non arrivi presto l'inverno, quello vero" che nei paesini di montagna colpiti dal sisma la notte la temperatura scende abitualmente anche di 10 gradi sotto lo zero.
Ecco cosa fare in caso di terremoto
"Nessuno di loro resterà senza tetto" ha assicurato Alfano che ha snocciolato i numeri dei soccorsi nelle zone copite: "Ci sono in campo 980 vigili del fuoco, con 42 squadre, 24 sezioni operative, 60 funzionari e 2 squadre di ricerca e soccorso tra le macerie con 70 unità, 4 unità cinofile, 20 unità per il movimento terra e 30 specialisti del Saf (speleo alpino fluviali), Complessivamente abbiamo impiegato 450 mezzi di soccorso e 4 elicotteri per ricognizione, in volo dalle 7".
CASE INAGIBILI E DANNI AGLI OSPEDALI
Ingenti i danni alle abitazioni. A Visso, una delle località più colpite, i "due terzi del patrimonio immobiliare è inagibile", ha fatto sapere il sindaco, Giuliano Pazzaglini. Danneggiate anche le strutture ospedaliere in provincia di Macerata: a Cingoli sono stati evacuati 30 pazienti, a Matelica è stato evacuato il punto di primo intervento ed è in corso l'allontanamento di 17 pazienti. A Tolentino, poi, 5 pazienti sono stati trasferiti in un'altra ala della stessa struttura. E' stato evacuato il carcere di Camerino e i detenuti sono stati traferiti presso il carcere di Rebibbia a Roma.
Sindaco di Ussita: "E' l'Apocalisse"
Intanto si lavora ad allestire posti letto nelle strutture disponibili sul territorio per offrire accoglienza ai cittadini che, a seguito delle scosse, sono fuori dalle proprie abitazioni", si legge nell'ultimo aggiornamento sul sito della Protezione civile.
CRITICA LA VIABILITA', CHIUSA LA SALARIA
"Numerose criticità alla viabilità che risulta compromessa in molti punti. Risulta chiusa la SS4 Salaria all'altezza di Pescara del Tronto, mentre la SP209 è chiusa da Visso in direzione Terni e da Visso a Muccia. La SP134 è stata chiusa tra Visso e Castel Sant'Angelo sul Nera per caduta massi e tra Villa Sant'Antonio e Muccia per edifici pericolanti e caduta massi. La SP 135 è chiusa tra Visso e Ussita sempre per problemi di caduta massi. Al momento si registrano circa 400 utenze disalimentate nella regione Marche e 600 utenze disalimentate nella regione Umbria. I sindaci dei comuni coinvolti - si legge ancora nella nota - hanno annunciato che oggi le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse".
CUZIO ED ERRANI NELLE ZONE COLPITE
Previsto in giornata l'arrivo del capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, insieme al Commissario per la ricostruzione Vasco Errani. Verso le 8,30 sarà a Tolentino dove incontrerà il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli; a seguire Camerino, Muccia, Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera, nel maceratese. Successivamente Curcio ed Errani si sposteranno in Umbria, per raggiungere - insieme alla presidente della Regione, Catiuscia Marini - Preci e Norcia. (AGI)