Roma - Addio a Luciano Rispoli, storico volto della tv italiana e conduttore garbato e colto di programmi di grande successo come "Parola Mia" e "Tappeto Volante". Il giornalista e conduttore è morto mercoledì sera all'età di 84 anni nella sua casa di Casalpalocco, a Roma, dopo una lunga malattia. Lo ha fatto sapere il collega Mario Sabatini, che con Rispoli aveva collaborato per molto tempo, tanto da esserne considerato "erede naturale".
Nato nel 1932 a Reggio Calabria, Rispoli si trasferisce a Roma in gioventù dove entra in Rai nel 1954. Tra il 1977 e il 1987 è alla direzione del Dipartimento Scuola Educazione (l'attuale Rai Educational) e va in onda su Rai 1 con "Parola mia", un quiz sulla lingua italiana a metà tra divulgazione e intrattenimento. Passato a Tmc, nel 1993 lacia "Tappeto volante", una serie di interviste sempre dai toni pacati a personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo.
Nel corso della carriera, Rispoli ha scoperto e lanciato personaggi come Maurizio Costanzo, Paolo Villaggio, Raffaella Carrà, Paolo Limiti, Rita Forte, Melba Ruffo, Michela Rocco di Torrepadula, Gianni Boncompagni. La sua caratteristica parlata aveva ispirato numerose imitazioni, prime fra tutte quelle di Neri Marcorè e Max Tortora.
La notizia della sua morte è subito rimbalzata sui social network dove viene ricordato con nostalgia per la sua "televisione educata", "per il suo garbo" e per la sua "cultura immensa". "Se ne va sul Tappeto volante..." scrive un utente su Twitter. Un altro lo associa a un periodo in cui la "televisione era ironia, intelligenza e rispetto per il telespettatore. Luciano #Rispoli". E ancora: "Muore Luciano #Rispoli. Raggiunge in Paradiso la lingua italiana e la TV garbata, trapassate da tempo".