Roma - Niente fondi dalla giunta Raggi per l'attività sportiva dei ragazzi autistici: scatta la protesta di operatori e genitori. Martedì prossimo ci sarà un presidio in Campidoglio per chiedere al Comune di Roma lo sblocco del finanziamento del Progetto Filippide che da oltre 14 anni offre ai giovani, ma anche ai meno giovani, affetti da autismo, sindrome di down e malattie rare, l'opportunità di praticare attività sportive, dalla corsa, all'atletica leggera, al nuoto.
L'iniziativa è promossa dal Comitato dei genitori degli atleti del Progetto Filippide che lamenta la mancata risposta dell'assessore Laura Baldassarre e del sindaco Virginia Raggi alle ripetute richieste di rinnovo del finanziamento. Mancata risposta che ha bloccato l'attività della Fondazione creando un danno enorme ai ragazzi e alle loro famiglie. L'attività sportiva per gli atleti con handicap, oltre a rappresentare uno strumento di integrazione sociale, ha positivi riflessi sulla loro salute psichica e fisica e costituisce un indispensabile sostegno anche per le rispettive famiglie.
Il Comitato dei genitori esprime "grandissima preoccupazione per la situazione di precarietà che incombe sul futuro delle attività sportive dei propri figli" e sottolinea "il gravissimo disagio che sta comportando il mancato avvio delle attività sportive per gran parte degli atleti, spesso affetti da patologie mentali, per i quali risulta difficilissimo adattarsi all'alterazione delle abitudini consolidate, quale quella di iniziare lo sport nel periodo di avvio dell'anno scolastico". Al Progetto Filippide aderiscono 20 associazioni presenti in 8 regioni.
Da dicembre del 2010 è riconosciuta come Associazione Benemerita dell'attuale Ente di Stato Comitato Paralimpico, non per una disciplina sportiva ma per una specifica patologia. Questo ad oggi rende il Progetto Filippide unico nel suo genere e non solo nel panorama italiano.
E' risultato infatti vincitore il 20 settembre scorso del bando europeo Erasmus Plus in cui l'Unione Europa affida al Progetto Filippide la diffusione delle proprie attività nelle altre nazioni europee, sulla base del proprio know-how. Il Centro Pilota del Progetto Filippide prese corpo nel 2002. Tre anni dopo i disabili che lo frequentavano a Roma erano 30, a fronte di un finanziamento comunale di 99.480 euro. Nel 2016 il finanziamento a Roma è ammontato a 146.280 euro ma il numero degli atleti è quasi triplicato arrivando a 80, con costi unitari per il comune quindi ben più economici di quelli del 2005. (AGI)