Palermo, 21 ott. - Trasferimenti sospesi e tavolo aggiornato a mercoledì per consentire lo svolgimento delle assemblee dei lavoratori fissate per lunedì e martedì. E' l'esito del tavolo al ministero dello Sviluppo economico convocato sul caso dei 397 dipendenti Almaviva di Palermo. Per i primi 154 il prossimo 24 ottobre sarebbe scattato il trasferimento a Rende, in provincia di Cosenza, a causa della scandenza della commessa Enel. La riunione fiume è iniziata intorno alle 18 e si è conclusa alle 3 di notte, con la presenza di Governo, Almaviva, Enel, Exprivia e sindacati. "Tavolo aggiornato a mercoledì prossimo per consentire le assemblee dei lavoratori, nel frattempo trasferimenti sospesi", conferma su Twitter il viceministro Teresa Bellanova.
L'Exprivia di Molfetta, subentrante ad Almaviva nella gestione del servizio per Enel, si è resa disponibile ad acquisire 297 dei 397 dipendenti coinvolti, che manterrebbero gli stessi profili orari, con questo dettaglio: 14 full time, 79 a 6 ore, 204 a 4 ore. Ma ha ribadito la proposta iniziale che prevedrebbe nuove assunzioni al terzo livello con contratti a tutele crescenti. Il governo, pressato dai sindacati, insiste sull'azienda per ottenere una formulazione che tenga conto del mantenimento della tutela ex art 18. "Il confronto tra le parti", spiegano i sindacati, "è stato molto complicato e non ha prodotto un risultato che possa essere considerato pienamente soddisfacente. Abbiamo chiesto nuovamente ad Almaviva di sospendere i trasferimenti in atto".
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L'azienda ha dichiarato che, per la prossima settimana non verranno intraprese azioni unilaterali in relazione ai trasferimenti in modo da non compromettere lo svolgimento delle assemblee sindacali e da riaggiornare la trattativa sulla commessa Enel. Prossima riunione, quindi, mercoledì alle 11 al Mise. Assemblee lunedi e martedì per fare il punto della vertenza.
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Nel frattempo restano confermate le iniziative di protesta, prima fra le quali il sit-in stasera davanti al Teatro Santa Cecilia in occasione della visita del premier Matteo, muniti di badge e lumini.
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Mercoledì i lavoratori di Almaviva di Palermo erano scesi in strada e occupato la sede storica di via Marcellini per protestare contro i trasferimenti e contro la proposta di Exprivia di assumere 130 full time o, in alternativa, 260 lavoratori a quattro ore, al terzo livello e senza scatti di anzianità. "Insoddisfacente paracadute" avevano commentato i sindacati che hanno lanciato l'allarme: "senza interventi rapidi tra i 70mila e gli 80mila lavoratori di call center rischiano di perdere il posto. Una vera e propria bomba sociale". (AGI)