Roma - I 'big' escono dal'inchiesta su Mafia Capitale. O almeno è quanto la Procura di Roma ha chiesto al gip avanzando ben 116 richieste di archiviazione nei confronti di personaggi del calibro dell'ex Nar, Massimo Carminati, e di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma; del manager Gennaro Mokbel; del deputato Vincenzo Piso e di Ernesto Diotallevi, considerato vicino alla Banda della Magliana. Sull'elenco di 'archiviandi' presentato ad agosto si dovrà a breve pronunciare il giudice Flavia Costantini: politici, amministratori, imprenditori, vecchi esponenti della destra eversiva, alcuni dei quali erano stati semplicemente iscritti sul registro degli indagati perchè tirati in ballo da altri protagonisti dell'inchiesta, fra tutti Salvatore Buzzi, ma mai raggiunti da avviso di garanzia.
Tra i nomi nuovi per i quali è stata sollecitata una archiviazione c'è quello del capo della segreteria personale di Alemanno, Antonio Lucarelli. Nel documento inviato al gip, i magistrati di piazzale Clodio ricordano che l'ex sindaco è attualmente sotto processo per corruzione e finanziamento illecito e che, in relazione al 416 bis, "pur in presenza di contatti tra lui e Buzzi", manca l'elemento soggettivo del reato. Quanto a Lucarelli, del quale e' chiesta l'archiviazione anche per altri reati 'minori' (abuso d'ufficio e rivelazione del segreto d'ufficio) la Procura lo definisce "punto di riferimento dell'organizzazione, interloquendo piu' volte con i vertici della stessa e ponendosi a loro disposizione per tutte le necessita' di relazione che i medesimi avevano con il vertice comunale".
Piso, ex esponente di An e oggi parlamentare del gruppo Misto, era stato tirato in ballo da Buzzi per un presunto episodio di finanziamento illecito del 2012: sarebbe stato destinatario di 600mila euro per una tangente della Breda Menarini. Ernesto Diotallevi, personaggio ritenuto vicino negli anni passati agli ambienti legati alla Banda della Magliana, iscritto per associazione di stampo mafioso assieme a Giovanni De Carlo, dovrebbe uscire di scena perchè, fanno sapere i pm, "non e' stata confermata dalle risultanze tecniche". L'elenco contempla anche i nominativi di Riccardo Mancini, ex ad di Ente Eur spa (che venne arrestato e poi rimesso in libertà dal tribunale del riesame), di Giampiero Monti, addetto alla segreteria particolare di Alemanno e delegato per il coordinamento del piano nomadi della Capitale; degli avvocati Pierpaolo Dell'Anno, Michelangelo Curti e Domenico Leto (indagati per il 416 bis), dell'imprenditore Luca Parnasi (corruzione), di Alessandro Cochi, già consigliere comunale capitolino con delega per lo sport (turbativa d'asta).
E' di ieri la notizia della richiesta di archiviazione per il Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, mentre Daniele Leodori, presidente del consiglio regionale che secondo Buzzi sarebbe intervenuto a sostegno della cooperativa Serviplus nella gara del 2013 sulla raccolta differenziata indetta da Ama, ha appreso del favorevole esito dell'indagine a suo carico per turbativa d'asta direttamente al processo Mafia Capitale, un paio di settimane fa, quando era stato chiamato a testimoniare.
Tra le posizioni da archiviare, infine, l'ex Nar, Massimo Carminati, ritenuto il capo di 'Mafia Capitale': era stato iscritto anche per l'ipotesi di associazione per delinquere finalizzata a rapine di finanziamento di azioni eversive e di riciclaggio, assieme ad altri militanti dell'estrema destra, ma i pm di piazzale Clodio non hanno trovato a suo carico "sufficienti elementi per sostenere l'accusa in giudizio". (AGI)