Roma - A guardarlo saltare e cantare sul palco con - quasi - la stessa energia dei tempi di "Start me up", nessuno immaginerebbe che Mick Jagger e' da due anni bisnonno. E quando si parla del 72enne carismatico frontman dei Rolling Stones la notizia colpisce piu' di quella che lo vede da un mese padre per l'ottava volta. Ma, c'e' da scommetterci, non se ne stara' di certo a casa a vestire i panni del nonno-sitter, ammortizzatore sociale e figura chiave nelle famiglie italiane. E di sicuro non lo fara' Hillary Clinton, nonostante nella sua corsa alla Casa Bianca abbia giocato molto sul tema, mostrandosi una nonna affettuosa con la nipotina Charlotte in un video che le ha fruttato qualche punto negli indici di gradimento. E a giugno e' arrivato anche il secondo figlio di Chelsea, Aidan. Secondo l'Istat sono "12 milioni e 400 mila, in Italia, le famiglie che riescono ad arrivare a fine mese solo grazie all'aiuto di un nonno e tre milioni e 200 mila quelle che vivono con quell'unica entrata". Insomma, un nuovo lavoro a tempo pieno che nella maggior parte dei casi coincide con la pensione. Non stupisce, dunque, che a loro sia stata dedicata una giornata e che la data, il 2 ottobre, coincida con la festa degli "Angeli Custodi".
Ma se qualcuno immagina i nonni del XXI secolo rintanati in casa davanti alla tv ad aspettare l'arrivo dei nipoti, sbaglia di grosso. I nuovi nonni sono sprint, veri e propri 'turbo-avi' che comunicano via chat, usano il pc e, anche se non devono chiudersi in sala registrazione come Mick Jagger o tenere testa a Donald Trump come la Clinton, per molti il baby-sitting e' uno degli impegni quotidiani da inserire in un'agenda gia' fitta di appuntamenti in palestra, corsi di cucina e di pittura. "I nonni di oggi sono piu' istruiti rispetto alle generazioni passate, sono piu' in salute e hanno piu' interessi" spiega all'Agi Chiara Saraceno, sociologa e autrice di numerosi saggi su dinamiche e rapporti famigliari, secondo cui la parola "nonno" non racchiude piu' la totalita' dell'esistenza della persona: "non si e' solo quello". "Occuparsi dei nipoti non esclude il fatto di coltivare i propri hobby". E se fino a un decennio erano pochissimi coloro che raggiunta l'eta' della pensione si dedicavano alla scoperta del mondo, oggi e' sempre piu' frequente.
Nonni piu' moderni, ma piu' egoisti? Niente affatto, assicura Saraceno: "Esercitano un loro sacrosanto diritto". Non solo: secondo le statistiche, se da un lato e' scesa la percentuale di nonni che si occupa a tempo pieno dei nipoti, dall'altra e' "salito il numero dei nonni coinvolti e la frequenza con cui si sostituiscono ai genitori all'uscita da scuola e ai parchi, ad esempio".
Un aiuto talmente prezioso che per alcune mamme sarebbe giusto destinare loro un mini-stipendio da parte dello Stato. Nel 2012, invece, il ministro Andrea Riccardi aveva proposto l'estensione del congedo parentale anche ai nonni, soprattutto nei casi di genitori con un lavoro precario. "Niente di piu' sbagliato", ha commentato la Saraceno che boccia entrambe le idee. "I nonni non possono sostituirsi ne' agli asili, ne' ai genitori. Sono questi ultimi, al contrario, che dovrebbero beneficiare di maggiori permessi e tutele". (AGI)