Ascoli. - Sono stati funerali "solenni" e non "di Stato" quelli svoltisi ad Ascoli per le vittime marchigiane del terremoto. I funerali solenni vengono proclamati nei casi di eventi luttuosi che colpiscano particolarmente la coscienza comune. Le esequie di Stato spettano invece ai presidenti degli organi costituzionali, anche dopo la cessazione del loro mandato, e ai ministri deceduti durante la permanenza in carica. Possono essere, inoltre, rese a personalita' che abbiano illustrato la Nazione o a cittadini caduti nell'adempimento del dovere o a vittime di azioni terroristiche o di criminalita' organizzata. Sia nel caso di funerali solenni che di Stato, il protocollo della cerimonia funebre prevede la presenza di carabinieri in alta uniforme, onori militari ai feretri, la presenza di uno o piu' rappresentanti del governo e un'orazione commemorativa ufficiale. Quanto invece al lutto nazionale, proclamato per l'intera giornata delle esequie, esso prevede che siano adottate alcune procedure istituzionali, che rispondono a un preciso cerimoniale. Le bandiere degli edifici pubblici sono poste a mezz'asta secondo le indicazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ferma la disciplina delle bandiere militari. Il Ministero degli Affari Esteri fornisce istruzioni ai titolari delle Rappresentanze diplomatiche e consolari italiane e puo' chiedere ai Rappresentanti diplomatici e consolari stranieri accreditati presso lo Stato italiano l'esposizione delle bandiere a mezz'asta. Le bandiere esposte all'interno sono abbrunate con due strisce di velo nero a cravatta. (AGI)