L'Aquila - "La 'zona rossa' del centro storico dell'Aquila deve essere messa in sicurezza, cosi' come concordato unanimemente durante la riunione tenuta in prefettura lo scorso 24 agosto alla quale erano presenti, tra gli altri, esponenti dell'Amministrazione comunale, compreso il vice sindaco Nicola Trifuoggi, dirigenti dell'Ente, rappresentanti delle forze dell'ordine e della Asl". Lo ha detto all'Agi il prefetto del capoluogo, Francesco Alecci. "Io - ha spiegato il rappresentante del governo - non ho il compito di coordinare l'attivita' comunale, ma la sicurezza pubblica si'". In particolare, il dottor Alecci ha sollecitato il Comune, sulla scorta di lettere pervenutegli dal dirigente del settore della Protezione civile comunale e di quello del settore ricostruzione, dalle quali emerge che parti del centro storico del capoluogo si trovano ancora in situazioni di pericolosita', ad installare "sistemi di interdizioni fissi e inamovibili" in quelle zone rimaste interdette, dal 6 aprile 2009, all'accesso pubblico, sia perche' vi sono in attivita' diversi cantieri per la ricostruzione, sia perche' permangono edifici da riattare e che, in caso di eventuali scosse sismiche, potrebbero provocare nuovi cedimenti strutturali.
I tesori distrutti dal sisma - FOTO
"Dal vertice - ha fatto sapere il prefetto - tutti si sono detti consapevoli dell'urgenza di procedere con l'installazione di barriere di interdizione". Dalla riunione - stando sempre a quanto riferito dal rappresentante del governo - e' emerso che l'Amministrazione ha gia' un programma per la realizzazione di tali opere ma occorre esplicare una gara ad evidenza pubblica che il prefetto auspica venga svolta "con assoluta urgenza". "Pertanto - ha aggiunto il dottor Alecci - l'Amministrazione faccia quello che ha detto nel corso del tavolo tenutosi in prefettura il piu' presto possibile". I contenuti dell'esito della riunione sono stati poi comunicati a tutti i partecipanti con una lettera a firma dello stesso prefetto. La Giunta comunale, comunque, riunita su sollecitazione del vice sindaco, ne ha preso atto lo stesso 24 agosto. Il rinvio di tutte le manifestazioni legate al cartellone della Perdonanza non sarebbe tuttavia legato a quanto stabilito dal tavolo prefettizio ma, come aveva detto il sindaco, in segno di lutto e di vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. Da rilevare, infine, che dai sopralluoghi effettuati in centro storico dopo il terremoto che ha sconvolto il Centro Italia la situazione, stando ai tecnici comunali, sarebbe rimasta invariata. Il problema di una vera messa in sicurezza della zona rossa risale, dunque, a prima del sisma del 24 agosto, ed emerge dalle lettere scritte dai dirigenti comunali e portate a conoscenza, tra gli altri, del sindaco e dello stesso prefetto Alecci. (AGI)