Roma - E' partita la gara di solidarieta' tra i ristoratori romani per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto nel centro Italia. Tra i primi locali che hanno aderito all'appello a donare due euro per ogni amatriciana servita c'e' la storica trattoria Da Bucatino a Testaccio, un'autentica 'mecca' per gli amanti dell'amatriciana.
Il proprietario, Paolo Di Stefano, ha raccontato all'Agi di aver lanciato subito la raccolta fondi: "Sono originario di Montereale, un paese a 10 chilometri da Amatrice, ad Arquata ho perso un mio carissimo amico e suo figlio", ha spiegato Di Stefano che ha affisso sulla porta del ristorante il depliant che pubblicizza l'iniziativa. Alla solidarieta' per i terremotati partecipano anche i camerieri del ristorante testaccino che devolveranno le mance di questi giorni alle popolazioni colpite dal terremoto.
La campagna e' stata promossa da Slow Food che ha invitato tutti i cuochi del mondo a inserire per un anno nei loro menu il celebre piatto originario proprio di Amatrice e di devolvere due euro per le popolazioni colpite dal sisma per ogni piatto di amatriciana consumato in tutto il mondo.
Un food blogger romano, Paolo Campana, ha rilanciato l'iniziativa invitando i ristoratori della capitale ad aumentare di un euro il prezzo dell'amatriana e a devolvere due ore per ogni piatto servito (uno donato dal cliente e l'altro dall'esercizio).
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I ristoratori scenderanno anche in campo a favore dei colleghi colpiti dal sisma nella settimana tra il 12 e il 18 settembre, quando in tutta Italia offriranno nel loro menu', in un giorno a loro discrezione, una amatriciana per la ricostruzione. Tutti i clienti che in quella giornata ordineranno il piatto, contribuiranno indirettamente a sostenere la ripartenza delle imprese delle zone colpite: l'importo pagato, infatti, verra' devoluto interamente dai ristoratori in un fondo (IBAN IT 23A 03127 03200 000000015000) finalizzato alla ricostruzione e al sostegno delle attivita' della ristorazione, del commercio e della ricettivita' dei comuni di Amatrice, Accumuli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto. E' questo l'obiettivo di 'Un'Amatriciana per Amatrice' (#UnAmatricianaPerAmatrice), il progetto di solidarieta' messo in campo dagli imprenditori di Confesercenti in collaborazione con l'Associazione Nazionale Citta' del Vino, che riunisce i 450 comuni a vocazione enogastronomica del nostro Paese, per dare un contributo concreto alla ripartenza delle attivita' del territorio colpito dal sisma, dalle cui tradizioni e' nato uno dei piatti piu' noti e rappresentativi della cultura e sapienza enogastronomica italiana. L'auspicio, spiega una nota, e' di arrivare a servire oltre 100mila amatriciane.