Bolzano - Uli Emanuele è morto schiantandosi durante in volo contro le rocce tra le montagne svizzere della zona di Lauterbrunnen. Il 30enne famoso base jumper altoatesino, tra i più esperti interpreti del volo con la tuta alare (wingsuit), stava effettuando un volo e girando un video per la GoPro dopo aver spiccato un salto dalla parete di Muerren, località svizzera dell'Oberland Bernese. Diverse sue imprese da brivido come il volo dentro un anello di fuoco oppure il volo tra le rocce distanti tra loro appena 2 metri e 80 centimetri a 170 chilometri orari.
Nato a Bolzano, Emanuele ha iniziato sin da giovane a praticare il paracadutismo, lo sport a cui lo aveva iniziato il padre. Ben presto diventato uno dei migliori di tutto il Triveneto, prima di passare ai voli con la tuta alare si era cimentato nel base jumping. Uli Emanuele per il 2016 aveva altri progetti. Dopo l'esperienza in Svizzera, a settembre eran previsti alcuni voli in Irlanda, ma anche in Cina e Sicilia. La famiglia è partita per la Svizzera.
Tra le ipotesi dell'incidente che è costato la vita a Uli Emanuele c'è anche quello dello scontro in volo con un altro base jumper. I due avrebbero sbattuto contro la parete e poi sarebbero precipitati. La polizia Cantonale Bernese ha spiegato che nella stessa zona è stato trovato il corpo senza vita di un base jumper britannico di 49 anni del quale non sono state ancora rese note le generalità.
Dal 1989 ad oggi i base jumper morti dopo aver spiccato il volo dalla parete di Muerren sono 40. Negli ultimi cinque anni, l'anno più tragico è stato il 2011 con sei morti, quindi il 2013 con cinque, il 2012 con quattro, tre nel 2015 e due nel 2014. (AGI)