Roma - Tanta pubblicita', probabilmente, gli Eredi Corazza se la sarebbero risparmiata, specie ora che, investiti da una vera e propria bufera sui social network, sono stati scaricati anche dalla griffe si scarpe chiamata in causa, che ha annunciato querela. Tutto e' iniziato con la pubblicazione sul profilo Facebook del negozio di scarpe aperto 86 anni fa a Frascati di una foto che richiama una violenza su una donna. L'immagine di una ragazza, i jeans sbottonati e calati sui fianchi e gli slip in mostra, le braccia larghe sull'asfalto e ai piedi un paio di stivaletti dalla zip abbassata per meta' in poche ore e' stata condivisa quasi duemila volte e ha ricevuto mille commenti, tutti al veleno. Poi e' venuta la presa di distanza della Ixos, la casa che ha prodotto gli stivaletti che gli Eredi Corazza volevano pubblicizzare.
"Si tratta di un'autonoma decisione promozionale del rivenditore" scrive la Malloni Spa, titolare del gruppo Ixos, "mai preannunciata ne' condivisa e autorizzata" dall'azienda che "esprime vicinanza a quanti si sono indignati" e ritiene "offensivo l'accostamento del proprio marchio a messaggi provocatori e violenti". Come se non bastasse, l'azienda ha dichiarato di "interrompere la collaborazione commerciale e di procedere per le vie legali".
Ieri era scesa in campo anche la politica: "Usare il corpo di una giovane donna stramazzata a terra, come se si trattasse di una vittima di stupro, va ben oltre il cattivo gusto, ma e' un simbolo pericoloso che veicola un messaggio sessista, sprezzante e violento nei confronti delle donne" avevano dichiarato le deputate del Pd Ileana Piazzoni e Marietta Tidei,"In un periodo in cui si susseguono episodi drammatici di femminicidio, colpisce come l'immaginario della violenza sul corpo delle donne possa essere usato a fini commerciali. Un messaggio raccapricciante di sfruttamento che - avevano aggiunto le deputate Dem - non fa altro che aumentare la preoccupazione per il livello di "normalizzazione" che la violenza verso le donne ha ormai raggiunto nella societa' italiana". "Ci auguriamo che l'immagine venga rimossa al piu' presto dalla rete da parte dei gestori dell'attivita', accogliendo immediatamente le numerose protese e segnalazioni giunte dagli utenti". Ma a oggi la foto fa ancora bella mostra di se' sul profilo social del negozio di Frascati. (AGI)