Torino- E' attesa oggi al tribunale di Ivrea la sentenza del processo di primo grado per le morti da amianto negli stabilimenti Olivetti, che vede imputati, fra gli altri, alcuni ex dirigenti dell'azienda eporediese: Carlo De Benedetti, il fratello Franco, Corrado Passera (accusati di omicidio colposo in concorso) e Roberto Colaninno (a cui e' contestato un solo caso di lesioni). I pubblici ministeri Laura Longo e Francesca Traverso per Carlo De Benedetti hanno chiesto una pena di 6 anni e 8 mesi, 6 anni e 4 mesi per suo fratello Franco, 3 anni e 6 mesi per Passera. Per Colaninno, invece, e' stata chiesta l'assoluzione "perche' il fatto non sussiste".
In totale le richieste di condanna sono 15 e si riferiscono ai decessi di almeno dieci operai, avvenuti tra il 2008 e il 2013, che tra la fine degli anni Settanta e l'inizio dei Novanta lavorarono negli stabilimenti Olivetti, inalando le fibre tossiche di amianto e ammalandosi, anni dopo, di mesotelioma pleurico, la forma tumorale che colpisce chi si espone all'asbesto. Il processo si e' aperto lo scorso gennaio all'auditorium del liceo Gramsci di Ivrea. Fra le parti civili, oltre ai familiari delle vittime, figurano Inail, Fiom-Cgil, il Comune di Ivrea e la Citta' metropolitana di Torino. In totale i risarcimenti richiesti ammontano a circa 6 milioni di euro. (AGI)