Roma - L'Europarlamento ha approvato una risoluzione non vincolante, con cui esprime serie preoccupazioni su "l'apatia mostrata dagli Stati membri e le istituzioni dell'UE" per quanto riguarda il riconoscimento di "molteplici violazioni dei diritti fondamentali e dei casi di tortura" che si sono verificate in territorio europeo tra il 2001 e il 2006. Nel testo, si chiede all'Italia di rinunciare al segreto di Stato per i membri del SISMI coinvolti nel caso del rapimento dell'imam egiziano Abu Omar. Nella risoluzione, approvata con 329 voti favorevoli, 299 contrari e 49 astensioni, gli eurodeputati invitano gli Stati membri dell'UE a "condurre indagini, assicurando la piena trasparenza, sulla presunta esistenza, sul loro territorio, di prigioni segrete che avrebbero ospitato detenuti nell'ambito del programma della CIA".
I deputati sono preoccupati dal fatto che "l'indebita classificazione dei documenti" conduca "di fatto all'impunita' degli autori delle violazioni dei diritti umani". Per quanto riguarda l'Italia, il testo sottolinea che la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo del 23 febbraio 2016 nella causa Nasr e Ghali stabilisce che le autorita' italiane erano a conoscenza delle torture perpetrate ai danni dell'imam egiziano Abu Omar e chiede all'Italia di rinunciare al segreto di Stato per l'ex capo del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) e il suo vice, nonche' per tre ex membri del SISMI coinvolti nel caso, "al fine di garantire che la giustizia proceda senza ostacoli".
Il Parlamento europeo chiede anche di organizzare una quantita' maggiore di missioni d'informazione negli Stati membri che, nel rapporto del Senato USA sul programma di detenzione e interrogatori della CIA, figurano come complici di tale programma, come la Lituania, la Polonia, l'Italia e il Regno Unito. L'Europarlamento esprime rammarico per il fatto che piu' di un anno dopo la pubblicazione dello studio del Senato USA in relazione al programma della CIA, nessuno dei responsabili sia stato chiamato a rispondere delle proprie azioni e che il governo degli Stati Uniti non abbia collaborato con gli Stati membri dell'UE. Gli eurodeputati sono rammaricati anche dalla mancata chiusura del centro di detenzione di Guantanamo e chiedono alle autorita' statunitensi di garantire processi equi, proibire il ricorso alla tortura, i maltrattamenti e le detenzioni a tempo indeterminato in qualsiasi circostanza. Gli Stati membri dell'UE dovrebbero concedere asilo ai detenuti che hanno ufficialmente ottenuto l'autorizzazione al rilascio.
Gli eurodeputati hanno invitato la Commissione e il Consiglio a riferire al Parlamento, prima della fine di giugno 2016, sui risultati delle indagini e delle azioni penali condotte negli Stati membri. La risoluzione segue quella dell'11 febbraio 2015 sul rapporto del Senato americano sull'uso della tortura da parte della CIA. Il Parlamento ha discusso giovedi' 7 giugno lo stato di avanzamento delle indagini sulla base delle interrogazioni orali a Consiglio e Commissione. L'Europarlamento ha piu' volte sottolineato che la lotta al terrorismo deve rispettare lo Stato di diritto, la dignita' umana, i diritti umani e le liberta' fondamentali, condannando con forza il programma statunitense di detenzione segreta della CIA e chiedendo piu' volte un'indagine completa sul coinvolgimento degli Stati membri.(AGI)