Roma - Ventisei anni di reclusione per la morte di Ciro Esposito e per il ferimento di altri due tifosi del Napoli. E' la condanna inflitta a Daniele De Santis dalla terza Corte d'Assise di Roma dopo tre ore di camera di consiglio. I giudici hanno anche condannato l'imputato a risarcire al famiglia Esposito.In particolare, l'ex ultrà giallorosso dovrà versare una provvisionale di 140.000 ai genitori e ai due fratelli della vittima. Con la stessa sentenza la Corte d'Assise ha condannato a 8 mesi di reclusione ciascuno due tifosi del Napoli amici di Ciro, Gennario Fioretti e Alfonso Esposito, riconosciuti colpevoli dei reati di rissa aggravata e delle sole lezioni al volto riportate da De Santis. Alla lettura della sentenza un urlo e' partito nella parte dell'aula occupata dagli amici della vittima: "per quello che hai fatto devi marcire".
"Non mi aspettavo questo tipo di sentenza perché le nostre argomentazioni erano solide, tanti testimoni durante questo processo hanno raccontato che Daniele De Santis ha cercato di sottrarsi a un linciaggio - ha commentato l'avvocato Tommaso Politi - per questo motivo mi aspettavo un suo proscioglimento per legittima difesa".
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"Io Daniele De Santis l'ho perdonato il giorno dopo gli scontri, non ho mai provato odio per lui ma ho sempre preteso giustizia. E oggi posso dire che la pena inflitta è congrua". Cosi' Antonella Leardi, la mamma di Ciro, ha commentato in aula la sentenza. "Qualsiasi pena - ha aggiunto - sia di monito per tutti gli altri, perché non accadano piu' questi delitti assurdi. Il mio ragazzo non doveva morire eppure Ciro e' morto per odio".
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(AGI)