Milano - I Pm di Milano, Laura Pedio e Antonio Pastore, hanno chiesto la condanna a 9 anni di carcere per l'ex presidente della Regione Lombardia e attuale senatore Ncd, Roberto Formigoni nell'ambito del 'processo Maugeri'.
Per l'accusa, l'ex Governatore sarebbe stato corrotto per garantire agevolazioni alla Fondazione Maugeri e all'Ospedale san Raffaele da un flusso di denaro "calcolato al minimo in 8 milioni di euro", tra vacanze, l'uso di yacht, lo sconto sull'acquisto di una villa in Sardegna e finanziamenti per la campagna elettorale del 2010. "Una gravissima corruzione sistemica durata dieci anni che ha assunto le forme dell'associazione a delinquere con importi enormi messi in gioco": e' l'ultimo passaggio della requisitoria del pm di Milano Laura Pedio, prima delle richieste di pena, nel processo Maugeri. "Questo processo - sono le parole del pm - ha dimostrato quanto la corruzione possa essere devastante per il sistema economico; settanta milioni sperperati usciti dalle casse dello Stato per essere usati in una serie di benefit; due enti erogatori, San Raffaele e Maugeri, al collasso; imprenditori, Passerino e Maugeri, che hanno depredato gli enti per i quali hanno lavorato; un meccanismo criminogeno che ha determinato un danno enorme al sistema economico e sanitario". Per la rappresentante dell'accusa, che ha chiesto 9 anni per Roberto Formigoni, "e' stato un cancro il modo di operare di Dacco' e di tutti gli altri soggetti che hanno partecipato all'associazione a delinquere". La tesi dell'accusa, per la Pedio, "e' insuperabile, oltre ogni ragionevole dubbio" e le difese si sono dimostrate "del tutto inconsistenti".
Oltre che nove anni per Roberto Formigoni, i pm di Milano hanno chiesto altre 9 condanne nel processo Maugeri: le piu' severe (8 anni e 8 mesi) per l'uomo d'affari Pierangelo Dacco' e per l'ex assessore alla Salute della Regione Lombardia Antonio Simone; 8 anni e tre mesi per l'imprenditore Costantino Passerino; 5 anni e sei mesi per l'ex dg della sanita' lombarda Carlo Lucchina, per Nicola Maria Sanese, ex segretario regionale e per l'imprenditore Carlo Farina; 5 anni per Alberto Perego, ex coinquilino memores domini di Formigoni; 6 anni per Alessandra Massei, ex dirigente regionale; 2 anni e otto mesi per Carla Vites, ex moglie di Antonio Simone.