Ravenna - Ergastolo: questa la sentenza emessa dalla Corte d'Assise di Ravenna, dopo circa otto ore di camera di consiglio, nei confronti di Daniela Poggiali, l'ex infermiera di 44 anni di Lugo di Romagna accusata di aver ucciso la paziente di 78 anni Rosa Calderoni la mattina dell'8 aprile 2014, a poche ore dal ricovero all'ospedale 'Umberto I' di Lugo, con l'iniezione di due fiale di potassio.
Per l'ex infermiera, il pm Angela Scorza aveva avanzato una richiesta di condanna senza attenuanti, motivata anche dal sospetto che quella di Rosa Calderoni potesse essere stata solo l'ultima morte di una lunga scia (una novantina le morti 'di troppo' nel periodo preso in esame da una perizia statistica citata in aula dall'accusa nel reparto dove lavorava l'infermiera, che ha tenuto conto di tutti gli infermieri in servizio e dei turni del reparto). Assoluzione invece era stata chiesta dal difensore dell'infermiera, Stefano Dalla Valle: per il legale, dopo due anni di indagini, non sarebbe emersa alcuna prova di colpevolezza a carico della donna. Pesanti le richieste di risarcimento avanzate dalle parti civili: un milione di euro e' stato chiesto dai legali della famiglia a tutela dei due figli della Calderoni; 600 mila euro il danno quantificato all'Ausl, parte come danno materiale, parte d'immagine. Una cifra dal significato simbolico, infine, e' stata chiesta dal Collegio Infermieri della Provincia di Ravenna, per un totale di 180 mila euro calcolato come il valore della quota annuale dell'iscrizione all'ordine (55 euro) per il numero degli iscritti nel 2015 (3.285). (AGI)