Roma - Situazione assai critica a Foggia dove le ultime 24 ore sono state un vero incubo per squadra, staff tecnico e societ. L'ira dei tifosi, poco meno di duecento, si e' scatenata ieri sera, al rientro del pullman che trasportava dirigenti, atleti e tecnici di ritorno dalla trasferta di Andria, persa 3-0. Un derby dall'esito amaro che ha provocato la reazione di una frangia del tifo. Il pullman e' stato preso a sassate all'arrivo a Foggia e dinanzi lo stadio c'e' stata una vera e propria aggressione con mazze, spranghe, sputi all'indirizzo dei giocatori e perfino furti di oggetti personali degli stessi giocatori: "Quasi un agguato, una folle aggressione - commenta Danilo Coppola responsabile dell'AIC per la Lega Pro - alcuni tifosi sono riusciti a salire sul pullman, sono volati schiaffi, un giocatore e' stato ferito, ma non ha fatto ricorso alle cure dei sanitari". C'e' anche un bilancio di cinque feriti lievi, tra cui quattro agenti di polizia. Il pullman e' stato dirottato in questura dove sono stati ascoltati giocatori, dirigenti e tecnici e la procura di Foggia ha avviato un'indagine per le rapina, violenza privata e lesioni personali.
Dura anche la presa di posizione di Damiano Tommasi, presidente dell'Aic: "Si tratta di un evento inqualificabile, inaudito. Bisogna prendere subito seri provvedimenti, non si puo' andare avanti cosi'" ha chiosato il massimo esponente dell'associazione calciatori. Anche il club pugliese ha preso le distanze dai fatti di ieri sera: "Se per certi aspetti - dice in una nota la societa' - ci si poteva aspettare una manifestazione di delusione della tifoseria per il risultato negativo, mai e poi mai ci si sarebbe aspettati tanta violenza. Non e' questo lo sport e il calcio che intendevano fare Franco e Fedele Sannella e tutti i soci. Se tutti gli sforzi e i sacrifici fatti devono portare a situazioni di questo tipo tutta la compagine societaria e' fermamente intenzionata a rivedere il proprio impegno in seno al Foggia Calcio e a prendere seriamente in considerazione l'ipotesi di fare un passo indietro". (AGI)