Napoli - Ha costretto per due anni una quattordicenne adescata su Facebook a mandargli video erotici, realizzati dalla ragazza con una webcam, minacciandola di renderli pubblici se avesse smesso di chattare con lui. Ma grazie alla denuncia della madre della ragazzina, la polizia postale di Salerno ha arrestato ieri all'aeroporto di Fiumicino un cittadino albanese di 68 anni, estradato grazie alla collaborazione delle autorita' di Tirana. Deve rispondere di violenza sessuale aggravata, divulgazione di materiale pedopornografico, accesso abusivo a sistema informatico, sostituzione di persona, e atti persecutori ai danni di minori. Alle 11, in procura a Salerno, i dettagli dell'indagine.
La denuncia che ha portato all'arresto di Hamet Suleiman Dedej e' del 2012, quando la vittima aveva meno di 14 anni. Buon conoscitore della lingua italiana, l'albanese l'aveva conosciuta sul social network, ne aveva conquistato la fiducia e prima l'aveva convinta a spogliarsi per lui, poi a compiere atti sessuali in videochat; quando la ragazzina aveva cominciato a rifiutarsi, l'aveva costretta a compiere giochi erotici sotto la minaccia di pubblicazione dei video in suo possesso. La polizia postale salernitana ha anche oscurato un forum con decreto di sequestro d'urgenza, dopo un invio anche a parenti e amici dell'adolescente, a cui erano stati rubati gli account. L'acquisizione di files di log ha permesso di risalire al 68 in quanto titolare della linea telefonica cui era collegato il pc dell'ignoto che abusava della minorenne.
Una rogatoria internazionale ha condotto gli inquirenti a Tirana, in periferia, dove sono state fatte perquisizioni domiciliari, il sequestro dell'hard disk. L'analisi informatica ha poi rivelato non solo le immagini relative alla ragazza salernitana, ma altre 52 pedopornografiche, diverse della nipote minorenne dell'arrestato ritratta in pose ammiccanti e persino della figlia dell'uomo mentre aveva rapporti sessuali con il marito. Dedej e' stato mandato in via provvisoria in carcere a Tirana a luglio dello scorso anno, dopo la misura cautelare del gip e la richiesta di estradizione; ieri il trasferimento in Italia e l'arresto. Ora e' a Rebibbia. (AGI)