Firenze - Si infittisce il giallo dell'americana Ashley Olsen morta a Firenze. Il cellulare della donna che non si trova è un rompicapo in più per gli investigatori che stanno sul caso. L'apparecchio risulta staccato dal mattino di venerdì, il giorno precedente al ritrovamento del cadavere.
Quanto agli esami medico legali, l'autopsia sul corpo di Ashley, iniziata ieri, riprenderà oggi. Intanto le indagini si stanno concentrando sugli incontri fatti dalla donna nella notte tra giovedì e venerdì scorsi all'interno del locale Montecarla di via dè Bardi, l'ultimo posto in cui è stata vista viva. Da quanto si apprende sarebbe stata lei a fare entrare il suo assassino in casa dal momento che non risutano segni di scasso. Da subito, infatti, gli inquirenti hanno escluso che si potesse trattare di una rapina. Il padre di Ashley Olsen, l'architetto e docente Walter Olsen, si è recato nel pomeriggio di ieri davanti alla casa dove è stata trovata la figlia.
Il professor Olsen, accompagnato da alcuni agenti di polizia e da personale del consolato Usa, non è entrato in casa, che è sotto sequestro, ma è rimasto alcuni minuti in raccoglimento, in strada, davanti alla porta dell'edificio in ginocchio e la mamma Jennifer che vive negli Stati Uniti ha postato un commovente messaggio sul sui profilo Facebook. "è un dolore troppo grande da sopportare". Nessuno al momento è indagato e l'alibi del fidanzato sembra aver convinto gli inquirenti. (AGI)
(12 gennaio 2016)