(AGI) - CdV, 8 dic. - Papa Francesco ha aperto la Porta Santa della Basilica di San Pietro inaugurando ufficialmente il Giubileo straordinario della Misericordia. Il Pontefice ha dovuto spingere con forza gli stipiti della Porta Santa, che sembravano resistere. Il primo pellegrino a varcare la Porta Santa e' stato il Papa Emerito Benedetto XVI.
"Abbandoniamo ogni forma di paura e di timore, perche' non si addice a chi e' amato; viviamo, piuttosto, la gioia dell'incontro con la grazia che tutto trasforma", ha esortato Francesco alla folla dei fedeli presenti che oggi hanno dovuto superare minuziosi e faticosi controlli di sicurezza a causa delle minacce dell'Isis.
"Compiamo questo gesto, tanto semplice quanto fortemente simbolico, alla luce della Parola di Dio che pone in primo piano il primato della grazia". Francesco ha voluto sottolinearlo fin dalle prime righe dell'omelia, a 16 anni dalla notte di Natale del 1999 quando ad aprire la Porta Santa era stato San Giovanni Paolo II. "Dobbiamo anteporre - ha scandito - la misericordia al giudizio, e in ogni caso il giudizio di Dio sara' sempre nella luce della sua misericordia". Secondo il Papa, "viene fatto torto a Dio e alla sua grazia quando si afferma anzitutto che i peccati sono puniti dal suo giudizio, senza anteporre invece che sono perdonati dalla sua misericordia come afferma Sant'Agostino".
"Questo Anno Santo Straordinario e' dono di grazia. Entrare per quella Porta significa scoprire la profondita' della misericordia del Padre che tutti accoglie e ad ognuno va incontro personalmente", ha affermato il Papa. "Sara' un Anno - ha auspicato - in cui crescere nella convinzione della misericordia. Attraversare la Porta Santa, dunque, ci faccia sentire partecipi di questo mistero di amore".
"Varcando la Porta Santa vogliamo anche ricordare un'altra porta che, cinquant'anni fa, i Padri del Concilio Vaticano II spalancarono verso il mondo", ha detto ricordando che "il Concilio e' stato un incontro: un vero incontro tra la Chiesa e gli uomini del nostro tempo. Un incontro segnato dalla forza dello Spirito che spingeva la sua Chiesa ad uscire dalle secche che per molti anni l'avevano rinchiusa in se' stessa, per riprendere con entusiasmo il cammino missionario". (AGI)