CdV - Con una notevole partecipazione (molte centinaua di fedeli, forse piu' di un migliaio) e la benedizione di Papa Francesco (impartita domenica all'Angelus)e' partita dalla chiesa giubilare di Santo Spirito in Sassia (santuario della Divina Misericordia voluto da Giovanni Paolo II) la Via Crucis delle donne crocifisse, promossa dalla "Comunita' Papa Giovanni XXIII" che ha ereditato dal suo fondatore, don Oreste Benzi, l'impegno per la liberazione delle schiave di oggi, ragazze che la tratta strappa ai loro paesi e affetti per gettarle sulle nostre strade. Messe in vendita come oggetti di cui servirsi. Il rito, inserito nelle celebrazioni del Giubileo della Misericordia, si e' poi concluso dopo oltre due ore e mezza alla Chiesa Nuova, in Corso Vittorio.
Sette sono state le "stazioni" presso le quali ci si e' fermati: da Borgo Santo Spirito alla Chiesa Nuova, passando per Ponte Sant'Angelo, con altrettanti momenti di preghiera, meditazioni e testimonianze delle vittime salvate dalla tratta. "E' stata una via crucis vivente, molto coinvolgente", ha spiegato don Aldo Buonaiuto, coordinatore dell'iniziativa, ocn la partecipazione di attori e musicisti, e la testimonianza diretta di ragazze che hanno vissuto sulla propria pelle la condizione di vera schiavitu', che anche oggi esiste, nelle nostre citta', anche se sembriamo non rendercene conto". Tra le adesioni quelle di: Diocesi di Roma, Unitalsi, Azione Cattolica Italiana, Rinnovamento nello Spirito Santo, Comunita' Gesu' Ama, Nuovi Orizzonti, Forum delle famiglie, Oratorium, Cisl. Previsti inoltre gli interventi di alcuni testimonial tra i quali figurano il cardinal Agostino Vallini, vicario generale del Papa; Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunita' Papa Giovanni XXIII; don Fabio Rosini, direttore dell'Ufficio Vocazioni "10 comandamenti"; Matteo Truffelli, presidente di Azione Cattolica; Salvatore Martinez, presidente di Rinnovamento nello Spirito; Giulietta Astiaso, del Cammino Neocatecumenale; suor Eugenia Bonetti, responsabile dell'Ufficio nazionale tratta dell'Usmi; padre Maurizio Botta, de "I 5 passi". (AGI)