E’ nei nuovi mille posti di lavoro legati al nuovo polo della moda che dovrebbero rilanciare l’economia della città che Alessandro Canelli il sindaco di Novara, punta per il futuro sostenibile della città di cui è alla guida dal 2016.
“Negli ultimi mesi, tra dicembre e gennaio, sono state approvate due varianti urbanistiche che consentiranno l’insediamento di poli logistici e attività produttive, con alcune importanti start-up e con il possibile insediamento di un nuovo polo della moda legato alla presenza a Novara dei laboratori di alcuni dei brand più famosi a livello mondiale. Queste due realtà dovrebbero portare con il 2019 circa mille posti di lavoro a Novara” ha spiegato Canelli.
Cosa dice la ricerca FEEM
Del resto il lavoro e l’occupazione sono uno dei cardini della sostenibilità di una città, insieme a tanti altri aspetti come per esempio i trasporti, l’accesso alle cure, l’istruzione, la disponibilità di verde pubblico e anche le diseguaglianze di genere. Le Nazioni Unite hanno definito un set di almeno 17 indicatori da tenere sotto controllo per monitorare lo stato di avanzamento di una comunità verso gli obiettivi di sostenibilità. Ora sedici di questi obiettivi sono stati analizzati e valutati per ciascuna delle città italiane capoluogo di provincia. A realizzare questo progetto sono i ricercatori della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) che hanno poi raccolto e pubblicato i risultati di questa loro ricerca nel rapporto “Per un’Italia sostenibile: l’SDSN Italia SDGs City Index 2018”.
La ricerca ha misurato, per ciascuna delle città capoluogo di provincia italiane, la percentuale di attuazione delle politiche di sostenibilità così come sono state definite dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione di amministratori, cittadini, e comunità, uno strumento che permetta di monitorare il grado di efficacia delle misure adottate e di calibrare così al meglio l’azione amministrativa e di governo delle città. “Come tutti i rapporti di Istituti di ricerca autorevoli, per un’Amministrazione che si attiene a determinate linee guida condivise, anche quello in questione rappresenta – o dovrebbe rappresentare - un prezioso strumento di verifica del lavoro svolto e un incentivo a migliorare alcuni aspetti” ha spiegato Canelli.
Una rappresentazione coerente
Si tratta inoltre di un rapporto che fotografa lo stato di attuazione delle politiche sulla sostenibilità delle singole città. Dalla lettura dei dati dovrebbe emergere un quadro che da idea del composito quadro dei temi che vengono presi in esame e del percorso di sostenibilità di una città. “Nel complesso - ha detto il Sindaco di Novara - mi pare che i dati indichino una rappresentazione coerente della mia città. L’Amministrazione da me guidata si è insediata nel giugno del 2016 e, chiaramente, stiamo realizzando il programma previsto dal Piano strategico, in linea con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale, economico e di tutela ambientale, subito messo in atto intervenendo in diversi settori di competenza dell’Ente pubblico. In alcuni di essi i risultati sono già, di fatto, direttamente percepibili, mentre in altri saranno conseguenti al lavoro che stiamo svolgendo attraverso azioni in linea rispetto a quanto previsto dall’Agenda 2030 e dagli obiettivi dello sviluppo sostenibile: da sempre i nostri goals sono quelli di una città più bella e vivibile in termini di servizi e di opportunità, di un conseguente incremento della popolazione e di una crescita del Pil complessivo e pro-capite”.
Novara sulla buona strada
I risultati di questo tipo di approccio sono stati puntualmente registrati dai dati raccolti per il report elaborato da FEEM. Novara è sulla buona strada per almeno 10 dei sedici obiettivi definiti dall’Agenda che sono stati raggiunti con percentuali superiori al 50 per cento. Tra questi, 3 superano la percentuale dell’80 per cento: lotta alla povertà, accesso alla rete idrica integrata, rifiuti. Sopra al 50 per cento sono invece gli obiettivi legati alla istruzione, salute e benessere dei cittadini, indice di disuguaglianza economica, smog e piste ciclabili e poi verde urbano, partecipazione e, infine, aggregazione sociale. “Per quanto riguarda la lotta alla povertà, i nostri Servizi sociali hanno messo in atto una serie di iniziative e di progetti non solo per sostenere direttamente i nuclei familiari e le persone in difficoltà, ma per dare anche possibilità di un dignitoso re-inserimento nel mondo del lavoro. Questo attingendo a fondi regionali e attraverso risorse proprie. Per quanto riguarda la rete idrica integrata e la gestione dei rifiuti (a cura delle nostra ‘partecipata Assa Novara e del Consorzio di bacino Medio Novarese) la nostra città viene considerata da anni tra quelle con il servizio migliore, soprattutto per quanto riguarda gli indici della raccolta differenziata, che supera il settanta per cento in crescita esponenziale e che siamo certi di poter migliorare. Siamo piuttosto soddisfatti, ma i nostri goals amministrativi possono far ulteriormente crescere il nostro grado di soddisfazione, anche per quanto riguarda i risultati riscontrati dal Rapporto per istruzione, salute e benessere dei cittadini, indice di disuguaglianza economica, smog e piste ciclabili e poi verde urbano, partecipazione e, infine, aggregazione sociale” ha spiegato il Sindaco di Novara.
Stessa attenzione anche per quanto riguarda altri ambiti, come per esempio quelli dell’istruzione e dell’aggregazione sociale. “In questi anni - spiega Canelli - abbiamo lavorato sulle scuole sia per quanto riguarda la collaborazione ai progetti di offerta formativa e riservati alla fascia d’età 0-14 anni, con varie iniziative pubbliche che hanno visto il coinvolgimento non solo di bambini e ragazzi, ma delle famiglie, perché la nostra attenzione è particolarmente orientata verso questo nucleo sociale anche per quanto riguarda le politiche di sostegno: appena insediati, dopo anni di aumenti, abbiamo, per esempio, abbattuto del trenta per cento le rete degli asili nido per rendere economicamente più accessibile questo servizio. Inoltre, dallo scorso ottobre, in collaborazione con alcune realtà commerciali e artigianali cittadine, abbiamo avviato il servizio della Carta Famiglia previsto a livello ministeriale per i nuclei familiari in difficoltà”.
La lotta per l'ambiente
C’è poi l’aspetto del verde pubblico e della mobilità dolce, piste ciclabili, percorsi pedonali. “Lotta allo smog, piste ciclabili e verde urbano, al di là dell’aspetto meramente manutentivo dei parchi pubblici gestito con cadenza settimanale attraverso gli interventi della nostra partecipata Assa Novara e dei lavoratori cantieristi dei progetti sociali del Comune, vanno inquadrati nel lavoro in corso di svolgimento per quanto riguarda l’obiettivo della mobilità sostenibile: abbiamo incrementato i percorsi ciclabili e manutenuto quelli già esistenti, la nostra partecipata per il trasporto pubblico Sun Novara – che cura anche i collegamenti con alcuni dei Comuni dell’hinterland per favorire la popolazione scolastica e i pendolari - non solo ha implementato il parco dei mezzi elettrici con l’obiettivo di arricchirlo ulteriormente e sostituendo i mezzi vecchi con quelli nuovi, ma ha anche rimodulato alcuni percorsi affinché la città potesse essere meglio servita in tutta la sua estensione, incentivando in questo modo l’uso del mezzo pubblico” spiega Canelli.
Nonostante tutti questi sforzi, ci sono 5 obiettivi che ancora non sono stati raggiunti con percentuali superiori al 50 per cento: accesso al cibo, uguaglianza di genere, lavoro, offerta di trasporto pubblico, riduzione emissioni di CO2. Sotto al venti per cento quello relativo alle energie rinnovabili.
“Sull’accesso al cibo non ritengo - ha spiegato Canelli - che Novara sia da intendersi come una città problematica, non fosse altro perché, oltre al lavoro di assistenza alle persone svolto dai nostri Servizi sociali, possiamo contare anche su una rete fitta e molto attiva di associazioni di volontariato sociale, con le quali c’è un costante dialogo e confronto rispetto a tutte le situazioni problematiche. Per quanto riguarda l’uguaglianza di genere le rilevazioni sul rispetto sono molto attente: Novara è sede di uno dei Centri anti-violenza regionali ed esiste un assessorato alle Pari opportunità che si occupa di queste problematiche e che ha potenziato, per esempio, progetti con percorsi aperti non solo per le donne maltrattate, ma anche per gli uomini maltrattanti. Certo può essere fatto ancora molto e stiamo lavorando anche in questa direzione. Sul trasporto pubblico, come detto, stiamo investendo con l’acquisto di nuovi mezzi e per arrivare al risultato di una città ulteriormente servita e percorribile. La riduzione delle emissioni di CO2, come anche quello delle energie rinnovabili, sono responsabilità che non possono essere ricondotti alla sola iniziativa di una singola Amministrazione, ma che devono essere ricondotte a scelte politiche e a obiettivi di portata sovracomunale, soprattutto perché determinate iniziative non possono coinvolgere solo una città, ma devono coinvolgere un intero territorio: tutti vorrebbero, per esempio, un incremento del fotovoltaico come fonte di energia pulita, ma questo tipo di obiettivo potrebbe avere risvolti negativi su un’importante parte del tessuto economico del territorio come l’agricoltura, realtà ancora particolarmente significativa nella nostra zona e che nella propria tipicità va invece tutelata”.
Gli interventi urbanistici
Un importante impatto sulla città arriverà dai nuovi interventi di carattere urbanistico, le varianti.Oltre a quelle già citate e legate al polo della moda, “in programma - spiega il Sindaco della cittadina piemontese - ci sono altre varianti, con recupero di beni immobili del Comune, che consentiranno di realizzare soluzioni abitative per gli studenti della nostra Università del Piemonte Orientale, una realtà in grandissima crescita e con al quale esiste un costante rapporto di condivisione dei progetti. Da poco, per esempio, si è insediata in uno stabile di proprietà del Comune inserito nel polo chimico e della ricerca tecnologico-industriale di Novara, un Centro di ricerca d’eccellenza per le malattie autoimmuni che ci auguriamo possa aprire in futuro l’insediamento di un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico.
Parlando di salute e benessere del cittadino, la nostra Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità”, hub di quadrante, sta per partire con la costruzione della Città della salute e della Scienza, sede di un moderno ospedale che coniugherà, appunto, l’assistenza sanitaria con quella universitaria: pur non essendo una realizzazione di nostra competenza, abbiamo predisposto alcuni tavoli di lavoro per definire le destinazioni d’uso dell’attuale sede, che vediamo inserita in un contesto urbano di collegamento tra piazza Martiri, area per la quale stiamo valutando la futura pedonalizzazione per una migliore vivibilità del centro storico, fino all’area delle ex-caserme, dove sono in corso alcuni recuperi degli edifici per progetti Net for neet rivolti ai giovani. Proprio pensando ai giovani e a una città universitaria sempre più legata alle moderne tecnologie abbiamo posto le basi perché la nostra città diventasse particolarmente attrattiva sia per i potenziali investitori e per le imprese già presenti, creando infrastrutture come per esempio la posa della fibra ottica che abilita le connessioni FTTH, sia anche orientandoci verso il modello della Smart City per la gestione della sicurezza e dei servizi di informazione culturale e turistica attraverso app già attive”.
L'offerta culturale
Novara si è inoltre riscoperta città molto propositiva in termini di offerta culturale e turistica: due teatri cittadini (uno dei quali ha riaperto proprio alla fine del 2016), musei civici di rilievo, mostre di respiro nazionale organizzate presso il Castello visconteo-sforzesco, inaugurato nel dicembre 2016 e “che - spiega Canelli - è immediatamente divenuto uno dei massimi contenitori culturali della città e che ospita mostre ed eventi praticamente in maniera ininterrotta, sinergia con gli Enti e gli operatori culturali e del settore turistico, con i quali si è stabilita un’ottima collaborazione per l’organizzazione di eventi di valorizzazione del patrimonio storico e architettonico cittadino, a partire dalla Cupola di Alessandro Antonelli, per la quale abbiamo inaugurato in dicembre il nuovo sistema di illuminazione digitale. Rispetto all’Agenda 2030 vengono pertanto concretamente perseguite le finalità di sviluppo sostenibile in termini demografici, della qualità della vita, della qualità dei servizi, delle offerte culturali e dei momenti di aggregazione”. Tirando le somme il Sindaco di Novara è molto fiducioso in merito alla possibilità che la sua città possa cogliere in pieno, nel 2030, gli obiettivi di sostenibilità. “Molte delle basi richieste dall’Agenda sono state poste. C’è ancora molto lavoro da fare, ma - ha concluso Canelli - siamo convinti che da qui ai prossimi anni riusciremo a centrare ulteriori obiettivi”.