Toyota lancia in Italia l’iniziativa corporate “Start Your Impossible”, la prima campagna globale, diffusa a livello mondiale, ispirata alla partnership con i Comitati dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici, che segna l’inizio di un nuovo percorso del brand che vuole affermarsi, sempre di più come Mobility brand: un operatore di mobilità a 360 gradi.
Toyota è impegnata infatti ad offrire, attraverso l’uso integrato di vetture, tecnologia avanzata, innovazione e robotica, la migliore mobilità possibile per tutti. https://www.toyota.it/mobilityforall
Toyota crede nella realizzazione di una società totalmente sostenibile in cui ognuno sia in grado di superare i propri limiti, avvalendosi di sistemi di mobilità che non siano limitati alle automobili e che consentano di muoversi liberamente e senza ostacoli, sociali o fisici che siano.
“Start Your Impossibile” è proprio questo il tema della campagna: un nuovo percorso, un modo nuovo di affrontare le sfide e superare i propri limiti, cambiamento coraggioso ma fondamentale.
Toyota è oggi un brand impegnato nell’assicurare libertà di movimento per tutti, con lo scopo di assicurare migliori condizioni di vita a chiunque, compreso chi è affetto da forme di disabilità più o meno importanti.
Attraverso i valori dello sport, promuove una società libera da discriminazioni, in cui ognuno possa affrontare le proprie sfide e, in qualità di primo “Mobility Partner” dei Giochi Olimpici e Paralimpici* punta ad offrire servizi di mobilità di nuova generazione, soluzioni di trasporto e tecnologie avanzate al servizio delle persone, anche all’interno delle mura domestiche.
In linea con lo spirito di Start Your Impossible, è stato scelto in Italia e presentato oggi, un Ambassador Team: il Toyota Team, formato da atleti italiani appartenenti alle varie discipline Olimpiche e Paralimpiche italiane del calibro di: Bebe Vio (Scherma), Ivan Zaytsev, (Volley), Arianna Fontana (Short Track, portabandiera italiana alle prossime Olimpiadi di Pyeongchang 2018), Paolo Lorenzi (Tennis), Andrea Pusateri (Ciclismo), Filippo Tortu (Atletica), Anna Cappellini/Luca Lanotte (Pattinaggio di figura), Para Hockey Club Torino Tori Seduti (Hockey su ghiaccio) , Gabriele Detti (Nuoto)
Questi atleti incarnano al meglio i valori Toyota, l’applicazione dello spirito Kaizen legato alla sfida continua, al superamento dei propri limiti, al rispetto delle persone e al lavoro di squadra.
“La storia di Toyota è fatta da sempre di passione, coraggio e innovazione per rendere possibile l’impossibile – ha dichiarato Andrea Carlucci – Amministratore Delegato Toyota Motor Italia - Abbiamo iniziato con sfide lontane: nel 1997 quando fu introdotto per la prima volta l’ibrido con Prius nessuno credeva che avremmo raggiunto i risultati di oggi. Non ci siamo mai tirati indietro e, coraggiosamente, ci siamo sempre posti grandi obiettivi. Abbiamo continuato con l’idrogeno e nel 2014 creato Mirai, la nostra berlina di serie alimentata con questa risorsa. Oggi con Start Your Impossibile, Toyota raggiunge un traguardo fondamentale: affermiamo ancora una volta il nostro essere un vero e proprio Mobility brand che diffonde un concetto di mobilità fatta di vetture, di tecnologia, di innovazione, di intelligenza artificiale e robotica da mettere al servizio di tutte le persone, anche con disabilità, per migliorarne la qualità di vita.
Il lavoro portato avanti a livello nazionale con il CONI e il CIP, e la scelta di un Toyota team, rappresenta la conferma dell’esistenza di una comunione di intenti, basata su elementi come il miglioramento continuo che per noi rappresenta un valore fondamentale per garantire quella che il nostro presidente Akio Toyoda chiama “Ever Better Mobility for all” (Una mobilità per tutti sempre migliore)
Toyota lavora al fianco dei Comitati Olimpici Nazionali (CONI) e Paralimpici (CIP) e supporta gli obiettivi dell’Agenda Olimpica e Paralimpica in vista dei Giochi di Pyeongchang 2018 e Tokyo 2020, grazie all’accordo annunciato dal Presidente del CIO Thomas Bach e dal Presidente di Toyota Akio Toyoda a marzo 2015 sul tema della mobilità.