AGI - "Uno stimolo per il cambiamento è arrivato anche dalla Conferenza sul futuro dell'Europa che si è conclusa a maggio. Le proposte dei cittadini europei, soprattutto giovani, presentate in quell'occasione riguardano temi di grande importanza per il futuro dell'Unione, dal cambiamento climatico allo stato di diritto, e meritano di essere valutate con attenzione". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nelle sue comunicazioni alla Camera in vista del vertice Ue di giovedì e venerdì.
Il consiglio di fine mese rappresenta un'occasione per cominciare a guardare al futuro assetto dell'Unione, i suoi confini, la sua sicurezza, il suo sviluppo economico. Il parere positivo della Commissione europea sull’adozione dell'Euro da parte della Croazia a partire dal 2023 è un ottimo segnale, che naturalmente l'Italia accoglie con favore. Negli ultimi decenni l'allargamento dell'Unione Europea ha dato pace e stabilità a Paesi segnati dalla guerra. L'allargamento ha trasformato l'Unione europea nel più grande mercato unico del mondo, che rappresenta tra il 5 e 6 per cento della popolazione e circa un sesto del prodotto globale. Ha creato nuove opportunità di cooperazione tra Paesi in aree di fondamentale importanza: campo energetico, nei trasporti, nella sicurezza alimentare, nella salute, nello studio, nel lavoro", ha spiegato Draghi.
"Ha stimolato negli Stati membri lo sviluppo di un'economia di mercato funzionante e favorito un processo di riforme sin dalla domanda di adesione. Ha esteso diritti e tutele, diritti e tutele sul lavoro assenti ancora oggi in altre parti del mondo. Ha fornito un potente incentivo allo sviluppo della vita democratica, al rispetto della dignità umana e dello stato di diritto. Come scritto nel Trattato sull'Unione europea, ogni Stato europeo che rispetti questi valori e che si impegni a promuoverli può domandare di diventare membro dell'Unione. L'adesione a questi principi non è una considerazione secondaria, è alla base del progetto europeo. L'allargamento dell'Unione Europea però comporterà certamente anche una riflessione profonda sulle regole che disciplinano il suo funzionamento, in politica estera, di sicurezza, in politica economica, in politica sociale. E’ opportuno convocare al più presto una conferenza intergovernativa per discutere di come affrontare questa sfida", ha evidenziato il presidente del Consiglio.