AGI - Dal lancio della piattaforma digitale multilingue della Conferenza sul Futuro dell'Europa, il 19 aprile, fino al 20 febbraio 2022, sono stati raccolti sulla in tutto 43.734 contributi, che rappresentano idee, commenti ed eventi. Nel dettaglio, si tratta di 16.274 idee, 21.264 commenti e 6.196 eventi a cui hanno partecipato 550.061 persone. E' quanto risulta dall'ultimo rapporto sulle attività della piattaforma.
L'Italita risulta il terzo Paese dell'Ue per livello di partecipazione alla piattaforma digitale della Conferenza sul Futuro dell'Europa. I contributi dall'Italia sono stati 2.647. Precedono Germania con 6.681 contributi e Francia (3.941).
In rapporto alla popolazione tuttavia la classifica cambia. Sul podio Lussemburgo, con 281 contributi su un milione di abitanti; Ungheria con 243 contributi e Malta (225).
Sono stati registrati tre picchi di partecipazione. Il primo è coinciso con il lancio della piattaforma, il secondo si è verificato intorno all'inaugurazione della Conferenza sul futuro dell'Europa il 9 maggio, mentre il terzo è avvenuto l'ultima settimana prima del 20 febbraio, ossia la scadenza per l'invio dei contributi da tenere in considerazione nella relazione.
Gli eventi relativi alla Conferenza sono organizzati in vari formati, in base al tipo di evento, alla portata, al profilo del pubblico o degli organizzatori come pure all'ambito tematico. Si svolgono online, in presenza o in formato ibrido. Sono spesso organizzati sotto forma di dibattito o seminario: i dialoghi sul futuro organizzati in Spagna, comprendenti un seminario dei cittadini sul reddito di base, o il seminario dei cittadini sulle pratiche sostenibili delle città tenutosi in una piccola città fiamminga ne sono un esempio.
Alcuni eventi sono organizzati in formati più tradizionali, ad esempio una presentazione seguita da sessioni di domande e risposte, mentre altri sono organizzati in formati più deliberativi. Alcuni eventi registrati sulla piattaforma fanno parte di progetti di consultazione deliberativa a più lungo termine, come il progetto Decide Europe, una simulazione di deliberazioni legislative a livello dell'Ue per gli studenti delle scuole secondarie in Cechia e Slovacchia.
Esistono inoltre formati innovativi, ad esempio un seminario in cui i partecipanti potevano fornire raccomandazioni nel corso di un gioco di ruolo, un hackathon organizzato in Lettonia in cui i partecipanti gareggiavano tra di loro a squadre per creare soluzioni innovative e sostenibili o un evento in Spagna in cui si camminava e si parlava di cambiamenti climatici.
Per quanto riguarda la partecipazione, alcuni eventi sono organizzati con l'obiettivo di includere il contributo di specifiche categorie di partecipanti, come le donne, i giovani o le persone con disabilità. Numerosi eventi sono organizzati a livello di comunità, ad esempio un evento partecipativo con gli abitanti di una determinata città o regione, come la contea di Jönköping, oppure con gli abitanti di una regione transfrontaliera che discutono di una sfida comune, come l'adattamento ai cambiamenti climatici che ha avuto un impatto sulla frontiera tra Spagna e Portogallo.
In termini di argomenti, alcuni eventi affrontano il processo della Conferenza o, più in generale, il futuro dell'Europa, ad esempio un evento in Germania che ha fornito un'introduzione generale alla Conferenza o un evento che ha visto una conversazione con persone anziane su temi di attualità relativi all'Ue unita a una lezione sulle competenze digitali in Lettonia. Altri eventi si concentrano su argomenti specifici, ad esempio sulle città che promuovono la democrazia o un evento organizzato dall'Università di Copenaghen sulla migrazione.
Gli organizzatori degli eventi sono di vario tipo: oltre ai cittadini, al mondo accademico e alle organizzazioni della società civile, anche le autorità nazionali, regionali e locali e le istituzioni dell'Ue hanno contribuito. Alcuni Stati membri organizzano panel nazionali di cittadini, mentre altri svolgono o sostengono vari altri tipi di consultazioni. Alcuni eventi sono inoltre organizzati dalle rappresentanze della Commissione europea negli Stati membri, dagli uffici di collegamento del Parlamento europeo, dal Comitato delle regioni e dal Comitato economico e sociale europeo.