"Siamo amici dei nostri vicini, siamo riusciti a controllare le partenze gestite dai trafficanti con la collaborazione dei nostri vicini riducendo dell"80 per cento gli sbarchi. Attaccando i nostri vicini non garantiamo la sicurezza del nostro Paese. Non vogliamo un'Italia in cerca di guai, con parole minacciose rivolte ai nostri vicini; chiudersi non ci protegge". Cosi' l'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, oggi a Ragusa con il candidato sindaco del Pd Peppe Calabrese, torna sulla questione migranti, dopo le parole del del ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini che, nella sua recente visita a Pozzallo, aveva espresso preoccupazione per gli arrivi di migranti dalla Tunisia.
Condividi