Dopo i primi incontri con le delegazioni di M5s, Centrodestra e Pd, il capo dello Stato starebbe valutando - in caso di mancato accordo tra i partiti per dar vita ad un governo politico - l'idea di dar vita, comunque, a un governo neutro. Se non raggiungeranno un'intesa, il presidente assumerà una decisione in ogni caso, mettendo in campo un esecutivo 'del presidente', nella speranza che le forze politiche gli diano la fiducia per varare la manovra e portare il paese fino a dicembre quando si potrebbero sciogliere le Camere per votare nei primi mesi del 2019. Mattarella, da esperto costituzionalista, infatti sa che sarebbe impossibile mantenere Paolo Gentiloni alla guida di un esecutivo che porti al voto. Si tratta di un esecutivo che non ha più la fiducia del Parlamento e il cui premier potrebbe addirittura essere candidato premier di una delle forze in campo alle prossime elezioni.
Il capo dello Stato, se centrodestra e Movimento 5 Stelle non troveranno una intesa per far partire un governo nelle prossime ore, proporrà comunque un esecutivo di personalità super partes da presentare alle Camere. Se questo governo otterrà la fiducia potrebbe varare la manovra di bilancio e poi a portare il paese al voto nella primavera prossima. Se invece i partiti non votassero la fiducia, il governo diventerebbe elettorale: gestirebbe solo le elezioni, che potrebbero svolgersi addirittura già a metà luglio. Questa ovviamente per il Quirinale sarebbe l'ipotesi peggiore ma resta comunque in campo.