Non c'è nessuna emergenza economica, né allarme dei mercati: l'Italia può tranquillamente permettersi di cambiare la legge elettorale e di tornare alle urne in ottobre. Lo ha affermato l'ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli intervenuto stamane a Circo Massimo su Radio Capital. "Non mi aspetto un aumento dello spread con le elezioni anticipate". Anche per quanto riguarda la legge di bilancio, secondo Cottarelli non ci sarebbero 'tecnicamente' problemi ad andare a un esercizio provvisorio. "Altri paesi hanno ritardato, ad esempio il Portogallo".
"Non ci sarebbe alcuna preoccupazione in Europa, certo tutto dipende anche dagli choc esterni, qualora ci fossero un governo sarebbe necessario: ma al momento potremmo tranquillamente permetterci di cambiare la legge elettorale e tornare alle urne a ottobre". Secondo l'economista infatti il momento economico resta favorevole, nonostante il recente rallentamento della crescita da definire "temporaneo".
E per quanto riguarda Salvini al governo Cottarelli non si è sbilanciato: "Ci sono nei programmi dei partiti che hanno vinto le elezioni delle cose valide, altre che non lo sono". Ad esempio, ha spiegato, "non credo che economia venga avvantaggiata da un maggiore deficit". Tra le cose giuste, ha elencato, "la semplificazione della burocrazia, la lotta alla corruzione". "Spero - ha affermato - che non si vada nella direzione di fare più deficit pubblico perché sarebbe una ripresa drogata". In merito alle critiche arrivate da Salvini, che ha definito i tecnici 'dame di compagnia', Cottarelli ha risposto: "Credo che ci voglia un governo politico, sono d'accordo, sempre che si riesca a formarlo. Non c'è un'emergenza economica in cui bisogna fare un esecutivo alla Monti". Cottarelli ha infine ribadito di essere pronto a prendersi la responsabilità qualora venisse chiamato. "Ma per ora non mi ha chiamato nessuno - ha detto - poi bisognerà vedere cosa si intende fare e cosa si può fare".