Un irlandese di 53 anni, Sean Cox, tifoso del Liverpool, è in condizioni gravissime dopo l'aggressione subita da due ultra' della Roma prima della partita di semifinale di Championx League.
Due romanisti di 20 e 29 anni sono stati fermati con l'accusa di tentato omicidio e sono stati a lungo interrogati. L'Uefa "sconvolta" annuncia la linea dura, mentre il club giallorosso condanna la violenza e si dice pronto a collaborare.
La vittima, che era in Inghilterra per godersi la partita insieme al fratello, è stato picchiato con una cinghia e scaraventato a terra prima di entrare nello stadio. I fermi sono stati confermati dalla polizia del Merseyside che ha invitato eventuali testimoni a farsi avanti.
L'episodio e' avvenuto durante gli scontri scoppiati un'ora prima della partita davanti all'Albert Pub, a pochi passi dalla curva Kop dei tifosi del Liverpool nello stadio di Anfield.
Il tifoso aggredito ha battuto violentemente la testa a terra e ha riportato un trauma cranico: è ricoverato nel centro neurologico di Walton, in condizioni critiche. Al suo capezzale è arrivata la moglie.
I due italiani fermati, uno dei quali è stato prelevato all'interno dello stadio, sono stati portati in commissariato insieme altri con sette (tra i 20 e i 43 anni) tifosi fermati per reati che vanno dall'aggressione al possesso di corpi contundenti.
I tifosi sarebbero stati avvistati con una cinghia con borchie di metallo, addirittura una catena; circola anche una foto di un tifoso con un martello, anche se non e' chiaro a quale tifoseria appartenga.
L'Uefa, si legge in una nota, "e' profondamente sconvolta per il vile attacco, i nostri pensieri sono per la vittima e i suoi familiari. Gli autori di questo ignominioso attacco non hanno alcun posto nel calcio e confidiamo che saranno trattati con la massima severita' dalle autorità. Attende di ricevere un rapporto completo prima di decidere eventuali procedimenti disciplinari".