Prestiti agevolati e sovvenzioni al Libano per un totale di oltre 11 miliardi di dollari, di cui 4 miliardi dalla Banca Mondiale, 1,3 dalla Bers e uno dall'Arabia Saudita. E' questo il bilancio della seconda sessione della Conferenza dei Cedri, tenutasi oggi a Parigi, in cui il governo libanese è alla ricerca di finanziamenti per avviare dei programmi di investimento interno, specie per quel che riguarda le infrastrutture e la gestione dei rifugiati. Il programma dovrebbe coprire un arco temporale di 8-12 anni, durante i quali saranno necessari investimenti per 22 miliardi di euro. La cifra configura un successo per il governo del Libano e supera di molto le aspettative: Beirut puntava infatti a raggiungere i 6 miliardi di dollari in prestiti per finanziare la prima fase del suo programma di investimento.
Il sostegno più rilevante arriverà dalla Banca Mondiale, che garantirà prestiti agevolati - la modalità con cui verranno concessi anche i 1,3 miliardi dalla Bers - nell'arco dei prossimi cinque anni. Prestiti agevolati per circa un miliardo arriveranno anche dall'Arabia Saudita, il singolo paese che ad ora garantirebbe la cifra più consistente, nell'ambito del restauro di una vecchia linea di credito messa a disposizione di Beirut (poi congelata per timori sauditi che i fondi potessero finire nelle mani di Hezbollah, il movimento sciita libanese filo iraniano).
Cinquecento milioni di dollari di prestiti in cinque anni verranno concessi anche dal Qatar e dal Fondo kuwaitiano per lo sviluppo economico arabo, a cui vanno aggiunti i 750 milioni di dollari promessi dalla Banca islamica per lo Sviluppo. Tra i Paesi europei, l'Italia finanzierà il programma d'investimento libanese con 147 milioni di dollari, l'Olanda con 367 milioni, il Regno Unito con 170 milioni (vincolati però all'attuazione di alcune riforme in Libano, non specificate) la Germania con 75 milioni e la Francia - il cui presidente Emanuel Macron, assieme al ministro degli Esteri Jean Yves Le Drian, stamattina si è intrattenuto a lungo con il primo ministro libanese, Saad Hariri - con 670 milioni di dollari.